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Attualità | 24 ottobre 2024, 13:41

Sanremo: obbligo del cartellino in comune, l'Assessore "L'obiettivo è un sensibile miglioramento del rapporto tra operatore pubblico e utente"

"Si tratta, quindi, di un servizio in più rivolto al cittadino, dal momento che sono molteplici le funzioni svolte dalle pubbliche amministrazioni"

Sanremo: obbligo del cartellino in comune, l'Assessore "L'obiettivo è un sensibile miglioramento del rapporto tra operatore pubblico e utente"

"Ottenere un sensibile miglioramento del rapporto tra operatore pubblico e utente": è la premessa dell'assessore al personale Giuseppe Sbezzo Malfei per spiegare la scelta di rendere riconoscibili a tutti i dipendenti comunali di Sanremo, tramite l'esibizione della tessera di riconoscimento con nome, cognome e qualifica. L'intervento arriva a seguito dell'articolo da noi pubblicato stamane (QUI) con i dettagli formali sulla disposizione impartita, tramite una circolare, dallo stesso assessore e dalla dirigente del servizio risorse umane Monica Di Marco, segretario generale di Palazzo Bellevue. 

“Abbiamo deciso di predisporre la circolare relativa alla tessera di riconoscimento prima di tutto per permettere al cittadino di comprendere facilmente con chi si confronta: tale iniziativa consente, infatti, di ottenere un sensibile miglioramento del rapporto tra operatore pubblico e utente, attraverso una maggiore responsabilizzazione del personale e una più agevole possibilità dell’utente stesso di comprendere la qualifica del dipendente pubblico con cui entra in contatto. Si tratta, quindi, di un servizio in più rivolto al cittadino, dal momento che sono molteplici le funzioni svolte dalle pubbliche amministrazioni. L’intenzione, infatti, è rendere sempre più riconoscibile e trasparente l’operato dell’ente per tutti i cittadini che, quotidianamente, accedono in Comune, i quali talvolta hanno incontrato difficoltà a riconoscere il personale con cui si dovevano confrontare".

Infine: "Non bisogna, inoltre, dimenticare che tale iniziativa è stata adottata anche come forma di tutela e valorizzazione nei confronti degli stessi dipendenti. Che, infatti, possono essere facilmente individuabili come figure pubbliche, soprattutto coloro che svolgono le proprie funzioni all’esterno del palazzo comunale”.

Gianni Micaletto

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