“Abbiamo preparato un documento ufficiale redatto da Coldiretti Liguria che va a indicare e spiegare, in dieci punti, le priorità in agenda per il settore agricolo regionale, e siamo soddisfatti nel poter dire che sia Orlando che Bucci hanno apposto la propria firma,” esordiscono Gianluca Boeri e Domenico Pautasso, Presidente e Direttore di Coldiretti Imperia.
L’incontro con i candidati delle due coalizioni principali alla Presidenza della Regione si è tenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 22 ottobre, presso la sala conferenze del grand Hotel Savoia di Genova. Lo svolgimento ha visto salire sul palco e prendere la parola il candidato del centrosinistra Onorevole Orlando, seguito, nel tardo pomeriggio, dal candidato alle Regionali per il centro-destra, il Sindaco Bucci. Nell’occasione sono stati presentati i punti di attenzione per i quali Coldiretti Liguria chiede delle risposte concrete per l’agricoltura dei prossimi 5 anni.
Aggiungono Boeri e Pautasso: “Ieri si è parlato di cura, di turismo, di infrastrutture, di borghi e di turismo. Di multifunzionalità, di gestione idrica e forestale. Entrambi i candidati hanno riconosciuto il ruolo dell’agricoltore come custode del territorio e, soprattutto, quello della politica come responsabile per il futuro dell’entroterra e delle sue attività, dalla coltivazione alla ricezione turistica.”
In sala presente l’intera Giunta di Coldiretti Liguria, guidata dal presidente, Gianluca Boeri e ai Presidenti di tutte le federazioni provinciali. Concludono Boeri e Pautasso: “Auspichiamo che chi governerà la nostra Regione attivi politiche volte a dare un concreto sostegno alle imprese e alle rispettive progettualità economiche di filiera, che come sappiamo giocano un ruolo primario, oggi più che mai.”
Le proposte di Coldiretti Liguria in sintesi sono state:
Le proposte di Coldiretti Liguria
1. Sviluppo Rurale: È cruciale risaltare il valore aggiunto che possiedono i prodotti agricoli liguri, sburocratizzando il processo di richiesta e consentendo alle aziende di sfruttare i fondi europei attraverso un approccio più concreto e flessibile rispetto alla programmazione precedente.
2. Economie produttive territoriali: Si propone una strategia per valorizzare le filiere locali di qualità, garantendo il giusto prezzo ai produttori e contrastando pratiche commerciali sleali.
3. Gestione idrica: A fronte dell’assenza di sistemi coordinati di raccolta delle acque, chiediamo la creazione di infrastrutture per raccogliere l’acqua piovana e fronteggiare eventi calamitosi. Si propone un nuovo piano invasi e la creazione di un Consorzio di secondo livello per costituire una rete di gestione delle acque.
4. Interventi sulla fauna selvatica: È urgente un piano straordinario per contenere i danni della fauna selvatica, in particolare i cinghiali, e un’apposita manovra per controllare i predatori, giunti ormai alle zone costiere. Al contempo, chiediamo di riformare la gestione venatoria, ottimizzando le tempistiche di risarcimento dei danni. Infine, ribadiamo la necessità di affrontare l'emergenza della peste suina africana, fenomeno tutt’altro che debellato sul territorio ligure.
5. Settore forestale e governo del territorio: Nonostante una percentuale boschiva tra le più alte d’Italia, la burocrazia disincentiva anziché semplificare le pratiche agronomiche. È dunque essenziale valorizzare il settore forestale parallelamente semplificandone le norme, così da permettere alle imprese di investire nella competitività e nella gestione un territorio estremamente fragile.
6. Pesca e acquacoltura: La proposta è di restituire alla Regione Liguria la delega del demanio marittimo per pesca e acquacoltura, garantendo una gestione uniforme delle attività costiere, al fine di uno sviluppo coerente e sinergico del settore con il territorio ligure e tutti gli stakeholder in esso presenti.
7. Multifunzionalità: Si chiede di sostenere le attività agricole capaci di diversificare la propria produzione e migliorare la qualità della vita attraverso attività secondarie. È necessario, dunque, aggiornare la legislazione per favorire lo sviluppo di tali attività, prima fra tutte l’agriturismo.
8. Formazione: Per rendere il territorio competitivo, è essenziale sviluppare competenze tecniche con programmi formativi adeguati e sinergie con fondi interministeriali, creando opportunità di formazione che migliorino le capacità del settore agricolo.
9. Contrasto alle fitopatie: L'incidenza delle emergenze fitosanitarie sulle coltivazioni liguri richiede un'intensificazione della ricerca relativa a problematiche quali la mosca dell'olivo e la flavescenza dorata. È fondamentale sviluppare tecniche di disinfestazione specifiche per l’intero settore.
10. Semplificazione e riorganizzazione amministrativa regionale: Il carico burocratico sulle imprese agricole rappresenta un significativo svantaggio competitivo. È necessario riorganizzare e adeguare le risorse dell'assessorato, coinvolgendo ispettorati, politiche agricole e servizi alle imprese.