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Politica | 22 ottobre 2024, 13:50

Manca il numero legale in maggioranza, salta il consiglio comunale a Camporosso. Morabito: "Clamorosa battuta d’arresto"

La minoranza abbandona l'aula: "Negli ultimi trent'anni non era mai successo"

Manca il numero legale in maggioranza, salta il consiglio comunale a Camporosso. Morabito: "Clamorosa battuta d’arresto"

Manca il numero legale in maggioranza durante il consiglio comunale a Camporosso, e così la minoranza, come segno di protesta, si alza e abbandona l’aula. E' successo ieri sera.

"Clamorosa battuta d’arresto per l’amministrazione comunale di Camporosso, dove il consiglio comunale, convocato per ieri sera, è saltato a causa della mancanza del numero legale. La maggioranza guidata dal sindaco Gibelli non è riuscita a garantire la presenza minima dei consiglieri necessari per lo svolgimento della seduta" - fa sapere il consigliere comunale di minoranza a Camporosso Maurizio Morabito - "Negli ultimi trent'anni non era mai successo che un consiglio comunale saltasse perché la maggioranza non riuscisse a garantire il numero legale".

"Il nostro gruppo consiliare 'SìAmo Camporosso'" - afferma Morabito - "aveva già contestato le modalità di convocazione del consiglio comunale: la conferenza dei capo-gruppo che deve decidere la data e gli ordini del giorno del consiglio stesso è stata indetta successivamente alla convocazione del consiglio.

Inoltre, al Presidente della commissione regolamenti (figura che spetta alla minoranza e che ha il compito di convocare la commissione e stabilire gli argomenti all’ordine del giorno) è stato richiesto di firmare solo la convocazione senza poter decidere giorno e argomenti del consiglio stesso".

"Da parte del nostro gruppo non si è voluto polemizzare oltremodo ma abbiamo evidenziato cosa è accaduto al segretario e all’amministrazione" - dichiara Morabito - "Riteniamo inaccettabile che solo dopo tre consigli comunali la priorità di questa amministrazione sia quella di modificare l’articolo del regolamento del consiglio inerente la durata degli interventi dei consiglieri comunali, portandoli da 30 minuti attuali ai 5 minuti; con insistenza da parte del nostro gruppo la mediazione di Gibelli è stata di concederne solo 10 minuti".

"Riteniamo inaccettabile e offensivo questo tentativo di limitare il ruolo dei consiglieri stessi" - dice Morabito - "In questi mesi da parte nostra c’è stata solo collaborazione senza polemica sui giornali e il risultato è che l‘esponente del Partito Democratico Gibelli forse abituato dal troppo tempo a un’ assenza di una minoranza consigliare è diventato allergico 'alle regole democratiche'. Per questo motivo, dopo l’appello in Consiglio comunale, quando è emerso che i consiglieri di maggioranza non erano in grado di garantire il numero legale, come segno di protesta ci siamo alzati e abbiamo abbandonato l’aula".

"Il Consiglio si riunirà questa sera e auspichiamo che continui uno spirito costruttivo e che ci sia un ripensamento sull’articolo in questione (durata degli interventi dei consiglieri) trovando una mediazione dai 30 minuti di intervento per ogni consigliere previsto dalla vigente norma ai 10 minuti proposti" - sottolinea Morabito - "Riteniamo inaccettabile che un consigliere comunale debba 'elemosinare' più tempo per i propri interventi. Vorrà dire che se non sarà così,  anziché esporre il proprio pensiero nel luogo più adatto cioè in consiglio comunale, esprimerà il proprio pensiero usando tutti i mezzi di comunicazione a disposizione".

Elisa Colli

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