Passavano anche per Ventimiglia i migranti che venivano fatti espatriare verso la Francia, da una organizzazione criminale messa in ginocchio dall’operazione ‘Levante’, messa in atto dalla Dda di Catanzaro. Il traffico di migranti, che arrivano nel Sud Italia aveva ingolosito l’organizzazione calabrese. Spendevano circa 15mila euro per arrivare in Italia, una cifra che cambiava a seconda del paese di partenza. Gli inquirenti sono riusciti a smantellare l’organizzazione, risalendo ai numeri di telefono dei trafficanti di esseri umani, che non venivano cambiati per poter essere raggiunti.
Nel corso dell’indagine sono stati evidenziati i costi sostenuti dai migranti: tra i 7 e i 10mila euro, a cui aggiungere le spese sul territorio italiano. Arrivavano poi richieste da 350 euro per il passaggio del confine attraverso il canale di Ventimiglia, dove i passeur prestavano la loro opera sul territorio a ridosso del confine con Mentone.
I migranti venivano definiti dai trafficanti con termini come ‘pecore’ e ‘piccioni’ e nel corso delle indagini sono stati sequestrati tre esercizi commerciali (due minimarket e un negozio di telefonia), uno dei quali a Ventimiglia, dove venivano eseguite operazioni di ‘money transfer’. Il sistema evitava la tracciabilità e il trasferimento fisico di denaro per la riscossione delle quote relative al trasporto internazionale dei migranti.