Attualità - 21 ottobre 2024, 12:39

Migranti & Street Art: a Ventimiglia, al confine con la Francia, la ‘passeggiata solidale’ di Mediterranea e un'installazione monumento alle madri migranti

L'evento, svoltosi ieri, è stato organizzato dall’Associazione Mediterranea Saving Humans

L’Associazione Mediterranea Saving Humans, ha promosso nella giornata di domenica 20 ottobre una 'passeggiata solidale' sul sentiero che utilizzano i migranti, in cammino verso la frontiera francese, nella speranza di una vita migliore. 

"Alla camminata - si spiega nel comunicato -, che è servita anche a ripulire il sentiero, a tracciare frecce indicanti il corretto percorso e i burroni più pericolosi, oltre all’apposizione di corde di sicurezza, hanno preso parte alcune decine di persone. Al culmine del percorso, nei pressi della rete che segna il confine francese, è stata installata l’opera 'Reato di umanità', il monumento di arte pubblica dedicato a tutte le madri e alle donne migranti e alle loro figlie/figli, realizzato dall’artivista Cristina Donati Meyer e dallo street poet padovano Orlando (Iosonoorlando).

L'opera, raffigura una madre e una bambina in viaggio, incapsulando il dramma e la speranza che accompagnano migliaia di persone costrette ad attraversare confini per sfuggire a guerre, persecuzioni e povertà.

I volti delle due protagoniste non esistono, come per la fortezza Europa, cinica e sadica, non esistono le persone che migrano e scappano ma solo dei numeri e un problema da contenere, respingere, rimpatriare, rinchiudere, torturare. Eppure, l’artista, ha dipinto le due figure d’oro (pur avvolte in poveri stracci), il colore utilizzato nell’antichità per indicare la sacralità e il divino (ogni vita è sacra ed è divina). L’opera è stata trasportata a spalla dai volontari con fatica su un percorso impervio, strade sulle quali vigila da oggi  e delle quali è testimone. L’iniziativa cade in un periodo buio per l’Europa, sempre più disumana e chiusa in sé stessa, con hot spot albanesi o africani per detenere ed espellere i migranti, con l’accoglienza e l’asilo messi in discussione non solo dai sovranisti razzisti e populisti al governo in Italia, ma perfino dalla presidente della Commissione UE e da cancellerie 'progressiste'.

«L'installazione, una madre incinta con la propria bambina, non solo rappresenta il sacrificio e la forza delle donne migranti, ma anche un monito potente alla comunità internazionale sulla necessità di politiche umanitarie inclusive e rispettose dei diritti umani. Ogni dettaglio dell'opera, dalla posa protettiva della madre alla presenza vulnerabile della bambina, è un richiamo visivo alle realtà che spesso vengono ignorate», dichiara l’artista – attivista Donati Meyer.

L’installazione intende essere un simbolo di resilienza, speranza, all'eterna ricerca di un futuro migliore da parte delle persone migranti. Le placche incise ai piedi della scultura riportano messaggi toccanti di speranza e resistenza, come monito per chi osserva e riflette. Un invito a tutti, cittadini, istituzioni e passanti, a riconoscere l'umanità che condividiamo con chi attraversa questi confini in cerca di salvezza. L'iniziativa è stata promossa grazie alla collaborazione tra l'artista, lo street poet Orlando Francesco Fortinguerra e Mediterranea Saving Humans che da anni lavorano al fianco dei migranti per supportarli nel loro percorso di vita".