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Politica | 20 ottobre 2024, 15:59

Torrente Argentina, Chiara Cerri risponde al consigliere di minoranza Giuseppe Federico: "Un bel tacer non fu mai scritto"

La candidata consigliera alle Regionali: "Ma veramente Federico crede così poco nelle istituzioni e nell’Esercito da pensare che metterebbero in pericolo la popolazione o è a lui che poco importa di questo e vuole solo visibilità?"

Torrente Argentina, Chiara Cerri risponde al consigliere di minoranza Giuseppe Federico: "Un bel tacer non fu mai scritto"

"Nonostante sia mio costume non rispondere ad attacchi strumentali e di evidente speculazione elettorale, non posso questa volta esimermi dal commentare pubblicamente “lo stato di agitazione” del consigliere di minoranza di Taggia onde evitare di creare confusione ove non ce ne deve assolutamente essere. Rammento che la messa in sicurezza del Torrente Argentina e di conseguenza di tutto l’abitato limitrofo è un’opera epocale che ha visto Regione Liguria e il Governo, tramite la nomina di un Commissario ad acta, attenti e concretamente impegnati nel risolvere questa annosa problematica. È in corso un’attività di controllo costante a step da parte del preposto reparto del Genio militare, che dà di volta in volta il via libera alla direzione dei lavori su dove poter intervenire, come previsto nel cronoprogramma". 

Sono le parole della consigliera regionale Chiara Cerri, che, attraverso un comunicato, ha deciso di rispondere alle parole del consigliere di minoranza, Giuseppe Federico. "Mettere in dubbio l’operato della Regione Liguria, ente sovraordinato al Comune, da parte di un amministratore locale, è davvero svilente. Dire che nulla si fa soltanto perché non se ne è a conoscenza, come afferma Federico, equivale a dire che il sole non splende perché ci sono le nuvole. Mi chiedo a che pro questa sua “agitazione”? Se non quello di cercare la ribalta, cosa che non mi sembra gli riesca tanto bene. Prima il problema erano i nidi, poi gli alberi, ora le relazioni mancanti... mi sembra un disperato tentativo di ottenere consenso rincorrendo umori di pochi e oltretutto chissà perché a mio discapito, screditando la mia attenzione per il territorio. Un bravo amministratore sente costantemente gli uffici, si informa, pone quesiti ove ci siano dubbi concreti e non appesantisce il lavoro altrui con inutili richieste di documentazione. Laddove poi chiunque avesse dei dubbi, dovrebbe sapere il consigliere, si può fare un accesso agli atti motivato alla struttura commissariale preposta. Eppure mi sembra che sia avvezzo a questo strumento; forse stavolta gli era più utile un articolo di giornale? Ma veramente crede così poco nelle istituzioni e nell’Esercito da pensare che metterebbero in pericolo la popolazione o è a lui che poco importa di questo e vuole solo visibilità? Un bel tacer non fu mai scritto ma quando si tocca la sicurezza dei cittadini meglio sapere bene di cosa si sta parlando".

Redazione

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