"La sanità, il diritto a curarsi, un cavallo di battaglia sfruttato da tutti dove nella maggioranza si parla e promette bene e si razzola molto male!". Così afferma Erica Martini del Movimento Indipendenza, responsabile del Dipartimento Nazionale Difesa del diritto alla salute del cittadino e candidata alle elezioni regionali nel collegio di Genova e Imperia.
"Tralasciando gli ultimi scandali e i 232 milioni di euro di buco nel bilancio, in questi anni si è cercato di 'Lombardizzare' la sanità in Liguria rendendola privata e pubblica; sarebbe stata anche un’idea valutabile se la cosa fosse stata gestita bene ma si è quasi arrivati a dare ragione al famoso detto: il privato guadagna e il pubblico paga in più non si hanno servizi. La sanità non è un’azienda è un diritto e un bene pubblico e privatizzare in modo selvaggio sguarnendo i territori non ha senso. Tutto questo mi fa porre una domanda: è vera incompetenza organizzativa oppure è un disegno ben preciso di qualcuno? Ai posteri l’ardua sentenza ma noi del movimento Indipendenza a differenza di altri, stiamo già combattendo e vincendo molte battaglie a favore dei cittadini.
Per citarne una siamo stati i primi ad agire in questi ultimi anni su una legge che, decisamente senza chiedere fondi particolari può risolvere le lunghe attese per le quali molte persone decidono, non avendo le possibilità di andare nel privato, addirittura di non farsi curare.
Recita il D. Lgs. del 29.4.1993 n°124: 'Qualora l'attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi del comma 10 e del comma 11, l'assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell'ambito dell'attività libera professionale intramuraria'. Noi del Movimento Indipendenza difendiamo la sanità facendo riferimento alla legge Anselmi del 1978 dove si rendeva la sanità pubblica universalistica e gratuita. Il nostro pensiero è: per salvare la sanità pubblica dobbiamo obbligarla a essere efficiente!". - conclude Martini.