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Attualità | 18 ottobre 2024, 16:06

La famiglia Tenco torna ad attaccare la rassegna della canzone d’autore: “Premi assegnati per la vicinanza di certi personaggi ad alcuni individui del direttivo”

Nel durissimo attacco si arriva a fare riferimento anche all’omicidio Calabresi: “Partecipa un ospite condannato, fatto molto lontano dal principio della salvaguardia della legalità”

La famiglia Tenco torna ad attaccare la rassegna della canzone d’autore: “Premi assegnati per la vicinanza di certi personaggi ad alcuni individui del direttivo”

Non c’è spiraglio di pace tra l’organizzazione del Premio Tenco e la famiglia del cantautore a cui la storica rassegna sanremese è intitolata.
Come ormai sembra essere tradizione, nei giorni in cui al Teatro Ariston vanno in scena le serate della manifestazione giunta quest’anno al suo cinquantesimo anno, la famiglia Tenco torna all’attacco e scava un solco sempre più profondo con il Club.

Alla luce di quanto emerge dall’organizzazione dell’attuale Premio Tenco, per noi questo è fermo al 40° anno - così si legge nella nota diramata oggi dalla famiglia Tenco - e cioè quando dieci anni fa il Club Tenco pubblicò il comunicato della partecipazione al Festival di Sanremo, luogo in cui perse la vita in circostanze mai chiarite Luigi Tenco. Ricordando che il Premio Tenco nacque in antitesi al Festival di Sanremo e tralasciando per ora altri fatti che da anni ci hanno portato a disconoscere il direttivo del Club Tenco e a non rinnovare l’uso del marchio, per l’edizione in corso notiamo un sistema di assegnazione di targhe e premi basato sulla vicinanza di certi personaggi ad alcuni individui del direttivo o sugli interessi discografici e commerciali di altri individui del direttivo stesso”.

Poi la famiglia tira in ballo anche il ‘caso Piotta’, che ha pubblicamente manifestato il proprio disappunto per essere stato escluso dalla rassegna: “A seguito di ciò e dell’increscioso episodio occorso all’artista Piotta con il Club Tenco e che ancora una volta ha segnato in modo negativo il nome Tenco, durante la scorsa estate abbiamo chiesto trasparenza e nuovamente i documenti del Club Tenco rivolgendoci persino al notaio Roberta Capossela di Sanremo, che per il Club aveva registrato diversi atti, la quale ad oggi, protraendo l’ingiustificato silenzio del direttivo del Club, non ci ha ancora fornito pur essendo atti pubblici”.

Poi si va addirittura all’omicidio Calabresi: “Dal programma e dagli eventi della manifestazione constatiamo, visto il periodo elettorale in Liguria, la presenza di politici e addirittura la partecipazione di un ospite condannato per l’assassinio del commissario Calabresi. Fatto che, al di là di qualsivoglia revisionismo storico, riteniamo molto lontano dal principio della salvaguardia della legalità”.

E, infine, si chiude con il servizio catering: “Apprendiamo con profonda amarezza che il direttivo del Club Tenco ha concesso l’allestimento del catering della manifestazione ad un soggetto che a luglio scorso ha mercificato il nome Tenco intitolando l’albergo diffuso in Ricaldone, avuto in gestione dal Comune di Ricaldone nel cui cimitero riposa Luigi Tenco, con la denominazione “Albergo Tenco by Bottega” e per tale ragione è stato raggiunto da diffida ed ingiunzione legale per nostro conto. Riteniamo che quanto sopra accennato, che denota una sistematica volontà da parte di questo direttivo di sfruttare poco nobilmente il nome di Tenco e del Club Tenco, sia totalmente estraneo ai valori originali del Club Tenco stesso e soprattutto ai principi di Luigi Tenco che in vita si era battuto contro la corruzione, contro le mafie e contro le ingiustizie”.

Pietro Zampedroni

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