Una strada iniziata nel 1974 e che oggi taglia il traguardo dei cinquant’anni. La rassegna della canzone d’autore spegne cinquanta candeline e dà il via alle tre serate che accompagneranno il pubblico tra il Teatro Ariston e i tanti appuntamenti collaterali nella sede del Club nella città vecchia, nella chiesa di Santa Brigida.
La serata che apre la cinquantesima edizione vedrà salire sul palco: Paolo Benvegnù, Tullio De Piscopo, Diodato, Simona Molinari, Elisa Ridolfi, Setak, Michele Staino, Fabrizio Mocata e Gianni Coscia e Francesco Tricarico.
La giornata, come da tradizione, è stata aperta dalle conferenze stampa nella sede del Club, momento di incontro per il mondo del Tenco e per i tanti operatori culturali che ogni anno arrivano a Sanremo per seguire la rassegna.
Per l’edizione dei cinquant’anni al Tenco torna anche il nome ‘Staino’, a un anno dalla morte di Sergio, fumettista, operatore culturale e presidente del Club Tenco. Il figlio Michele, insieme a Fabrizio Mocata e Gianni Coscia, ha deciso di portare a Sanremo un assaggio di tango, il genere tanto amato dal papà Sergio.
“Questo incontro in trio è nato in un’occasione non felice, la cerimonia funebre di mio papà Sergio - ha detto Michele Staino nella sede del Club Tenco - ci tenevo che in questa commemorazione fosse una sorta di festa, non poteva mancare la musica e i primi due a cui ho pensato sono stati Gianni e Fabrizio. Fabrizio è uno dei miei migliori amici musicali, Gianni era un grande amico di mio papà. Entrambi sono dei grandi esperti di tango e non volevo che mancasse in queste celebrazioni. Ci siamo trovati in una sorta di jam session, senza prove, ci siamo divertiti tanto, abbiamo deciso di far continuare questa celebrazione ed è diventata un disco”.
Ad aprire la lunga serie di incontri è stato Paolo Benvegnù, Targa Tenco per il miglior album in assoluto “È inutile parlare d’amore”.
“Sono stupefatto, essere qui è un grande privilegio - ha detto Paolo Benvegnù nella sede del Club Tenco - questo disco e, in particolare, l’ultima traccia strumentale, nasce dalla mia passione per guardare i film senza sonoro, mosso dalle emozioni sono andato in studio. Questa sera faremo dei brani di questo disco ed è una bella occasione per tornare a suonarli”.
Tra le colonne storiche della cinquantesima edizione del Tenco c’è Tullio De Piscopo che questa sera riceverà il premio “I suoni della canzone”ed è già stato protagonista ieri dell’incontro con le scuole al Teatro Ariston.
“All’inizio ero un po’ preoccupato che entrassero con il telefonino senza staccare gli occhi e, invece, è stata una cosa bellissima - ha detto Tullio De Piscopo dalla sede del Club Tenco - erano attenti alla storia di Pino Daniele e della sua musica e gli aneddoti che abbiamo raccontato di questo grande artista. Questo premio è arrivato un po’ tardi, siete stati un po’ distratti, ma a 78 anni è una gioia. È un premio che voglio condividere con tutti i musicisti che hanno suonato con me nei dischi per gli artisti di tutto il mondo”.
Tra le Targhe Tenco 2024, il premio per il migliore album di interprete è andato a Simona Molinari con il suo “Hasta Sempre Mercedes”.
“Ho cercato di creare un disco poetico che potesse abbracciare l’ascoltatore - ha detto Simona Molinari nella sede del Club - credo molto che la musica possa risvegliare frequenze sopite. Nel mio disco ci sono grandi classici della musica argentina”.