Ventimiglia ospita un convegno internazionale di studio e riflessione sul patrimonio linguistico della regione intemelia. E' iniziato questa mattina presso il salone della parrocchia di Sant’Agostino e durerà anche nel pomeriggio.
All'inizio dell'evento, organizzato congiuntamente dall’Académie des langues dialectales del Principato di Monaco, dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi di Ventimiglia e dal Conseggio pe-o patrimònio linguistico ligure con sede a Genova, hanno portato i loro saluti anche l'assessore Serena Calcopietro e il consigliere regionale Enrico Ioculano.
"Il convegno vede la partecipazione di studiosi affermati e di giovani ricercatori afferenti a diverse sedi universitarie europee, così come quella di cultori qualificati impegnati nella promozione e nella trasmissione delle parlate locali" - fa sapere Marco Scullino della Cumpagnia d’i Ventemigliusi - "Il convegno intende portare all’attenzione delle istituzioni e della società civile la rilevanza del patrimonio linguistico locale quale parte integrante della cultura dell’area intemelia e ligure, che oggi più che mai meriterebbe interventi di riqualificazione e tutela".
L’evento è anche un modo per sottolineare il ruolo degli 'addetti ai lavori', italiani e monegaschi, quale punto di riferimento irrinunciabile per ogni seria operazione di salvaguardia delle parlate locali, da attuare coinvolgendo comunque anche la comunità dei cultori e dei promotori. "Un'occasione per fare il punto sullo stato delle ricerche e anche per proporre spunti e riflessioni sulle possibilità di una promozione concreta e costruttiva delle parlate dell’aria intemelia" - dice Stefano Lusito, ricercatore in linguistica e letteratura ligure.
Il primo a intervenire è stato Claude Passet che ha parlato di 'L’étude scientifique du monégasque: état des lieux et desiderata'. Nel corso della giornata, sono previsti interventi anche di Alberto Sismondini sulla 'Cumpagnia d’i Ventemigliusi dalla Barma Grande a Intemelion: verso i cento anni di studi sui dialetti dell’area intemelia'; Werner Forner su 'Una classe nominale non antica nei dialetti intemeli (e altrove)'; Dalila Dipino su 'Ai confini della Liguria occidentale: un’inchiesta sul campo'; Andrea Capano su 'Un possibile arcaismo fonetico in ventimigliese: sull’esito -[b]- da -P-'; Roberto Moriani su 'Il lessico pastorale brigasco nella toponomastica delle Alpi Liguri'; Isabelle Albanese e Sylvie Leporati su 'Insegnare e trasmettere il monegasco, dalla scuola ai corsi per adulti'; Rita Zanolla su 'Insegnare il dialetto a Ventimiglia? Uno sguardo fra passato e futuro'; Stefano Lusito su 'Il caso del monegasco fra prerogative istituzionali, normazione linguistica e didattica: un possibile modello per le parlate liguri?' e Giorgio Oddone su 'Le parlate liguri: segno di identità, dalla provincia al mondo'. Ha aperto e chiuderà il convengo Marco Scullino. Inoltre, in futuro, saranno pubblicati gli atti.