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Attualità | 02 ottobre 2024, 07:11

Sanremo, Cristina Folchi è di nuovo alla ricerca di una casa: la proposta di alcuni cittadini "Basta una firma per garantirle un alloggio per evitare che finisca in strada"

Il comitato nato in suo aiuto chiede di intervenire con una firma a garanzia per facilitare l'affitto, per evitare che la donna, con il 67% di invalidità, resti senza casa

Sanremo, Cristina Folchi è di nuovo alla ricerca di una casa: la proposta di alcuni cittadini "Basta una firma per garantirle un alloggio per evitare che finisca in strada"

A distanza di un anno dalla sua precedente ricerca di un alloggio, Cristina Folchi, 67 anni, è di nuovo alla ricerca di una casa in affitto tra Sanremo, Ventimiglia e dintorni, dove poter vivere insieme ai suoi amati animali: un cane e due gatti molto anziani e affetti da gravi patologie. La signora Folchi, cittadina sanremese da sempre, ha chiesto aiuto ai servizi sociali del Comune di Sanremo, dove risiede attualmente. Nonostante un breve trasferimento a Livorno lo scorso anno, reso possibile grazie alla solidarietà di privati conosciuti sui social, è rientrata in Riviera senza un lavoro e nuovamente in cerca di una soluzione abitativa stabile.

Il Comune di Sanremo ha preso in carico la situazione della signora Folchi e, dopo un incontro con i servizi sociali, le è stato proposto di estendere l'accoglienza presso una pensione, con le spese coperte dal Comune stesso, fino a quando non troverà una casa. Inoltre, durante il colloquio è stata suggerita la possibilità di un alloggio presso Casa Serena, una struttura di assistenza per anziani, ma la proposta è stata rifiutata poiché incompatibile con le condizioni del cane della donna, gravemente malato.

Nonostante l’impegno dimostrato, la signora Folchi sta incontrando delle difficoltà nel trovare una soluzione abitativa. Inizialmente, aveva individuato un appartamento in affitto a 500 euro mensili, ma, stando a quanto riportato dal comitato spontaneo nato a sostegno della donna sanremese, la mancanza di un documento ufficiale che garantisse il sostegno del Comune o dei servizi sociali per i primi mesi di locazione ha ostacolato l'accordo con l'agenzia immobiliare. "L'assistente sociale ha assicurato alla signora che l'avrebbero aiutata pagando la cauzione e i primi mesi di affitto, fino a quando non percepirà la pensione, che è stata richiesta il 20/09/2024. Cristina si è subito messa alla ricerca di una casa e aveva trovato un affitto a 500 euro al mese. L'assistente sociale ha quindi contattato l'agenzia, che giustamente ha richiesto ai servizi sociali di redigere un documento scritto in cui si garantisse la copertura della cauzione e dell'affitto per i primi mesi. Tuttavia, l'assistente sociale ha risposto che non poteva farlo, nonostante le numerose richieste di Cristina".

I cittadini proseguono: "Gli assistenti sociali le hanno consigliato di trovare un'abitazione con un affitto mensile non superiore ai 300 euro, cifra che, tuttavia, risulta difficilmente compatibile con i costi del mercato immobiliare della zona", fanno sapere. "Inoltre, la signora Folchi, secondo quanto riferito dall'assistente sociale, dal mese prossimo dovrebbe contribuire con la metà del reddito di inclusione, pari a 365 euro, per la camera. Cristina ha fatto presente che, sottraendo questa somma, le rimarrebbero soltanto 180 euro per mangiare e coprire le spese per le medicine. Tuttavia, le è stato risposto che non paga le bollette, senza considerare che Cristina non ha la possibilità di fare la spesa e cucinare, poiché l'alloggio è sprovvisto di cucina. La camera in cui è attualmente ospitata ha un costo superiore rispetto all'affitto di una casa da 500 euro al mese. Per quanto tempo il Comune sarà disposto a farsi carico di tale spesa? Senza garanzie, Cristina rischia di ritrovarsi nuovamente a dormire in macchina con i suoi animali, che sono tutta la sua famiglia, a causa dei troppi ostacoli burocratici e dell'aiuto concreto che viene dato solo in parte. Senza garanzie scritte o forme di aiuto più strutturato, risulta difficile per la signora Folchi, che ha il 67% di invalidità e gode dei benefici della legge 104, riuscire a convincere i proprietari a concederle un contratto d'affitto".

Come detto, il Comune di Sanremo ha offerto la propria disponibilità a prolungare la permanenza della signora nella pensione attuale, dove è ospitata dal 15 settembre scorso, qualora non riuscisse a trovare un nuovo alloggio. La volontà di Palazzo Bellevue è quella di non abbandonare Cristina Folchi e i suoi animali. Inoltre, una volta che verrà trovata una soluzione abitativa, l'amministrazione aiuterà la donna con dei contributi ad hoc, come fatto per altri casi negli anni passati. 

Tuttavia, è proprio la ricerca di una soluzione immobiliare il principale problema di Cristina Folchi. Per questo motivo, il comitato spontaneo nato in suo aiuto propone: "Quello che chiediamo noi cittadini vicini a Cristina è di dare un aiuto concreto a una persona che ha sempre lavorato, ma che ha perso tutto. Basterebbe una firma a garanzia presso l'agenzia immobiliare o la possibilità di usufruire di uno degli alloggi popolari, per non far finire di nuovo per strada una signora di 67 anni con il 67% di invalidità e che usufruisce dei benefici della legge 104".

Andrea Musacchio

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