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Attualità | 29 settembre 2024, 09:42

Nicole, da Seborga la prima bambina a esplorare il Nemo's Garden: una visione per il futuro delle coltivazioni sottomarine

Nel contesto del documentario 'La bambina che danza con le api' Nicole ha intervistato un tecnico del Nemo's Garden ponendo domande semplici ma profondamente significative sull'utilizzo di queste coltivazioni innovative per il futuro

In un’epoca in cui le sfide ambientali e il cambiamento climatico ci spingono a cercare soluzioni innovative, un progetto pionieristico ha catturato l'attenzione del mondo: il Nemo's Garden. Situato sotto il mare, è il primo esperimento di coltivazioni sottomarine su scala mondiale. Qui, all'interno di biosfere subacquee, si sta sperimentando la possibilità di coltivare piante in condizioni uniche, offrendo speranza per il futuro della sostenibilità alimentare.

Ma ciò che rende questa storia ancora più straordinaria è che Nicole, una giovane bambina di soli 10 anni di Seborga, è stata la prima al mondo a entrare in una di queste biosfere. Nel contesto del documentario “La bambina che danza con le api,” Nicole ha intervistato un tecnico del Nemo's Garden, ponendo domande semplici ma profondamente significative sull'utilizzo di queste coltivazioni innovative per il futuro. Un evento che rappresenta un passo importante verso una nuova comprensione delle risorse naturali, non solo per gli adulti ma anche per le generazioni future.

Il Nemo's Garden, progetto all'avanguardia nelle ricerche agroalimentari, si distingue per la sua visione rivoluzionaria: la coltivazione di piante in biosfere subacquee, sfruttando le condizioni particolari dell'ambiente marino come la temperatura costante e l'umidità controllata. Numerose università mondiali stanno studiando attentamente i risultati di questo esperimento, che potrebbe offrire nuove soluzioni alla scarsità di terreni agricoli e al cambiamento climatico. Le ricerche si concentrano sull'adattabilità delle piante a questi ambienti, sulla qualità dei prodotti ottenuti e sulle potenzialità di un’agricoltura sostenibile in contesti estremi.

Nicole non è solo un'atleta, una futura documentarista e un’appassionata di sport, ma è anche una delle prime giovani esploratrici ad aver contribuito a questo progetto di portata mondiale. Durante l’estate, Nicole ha frequentato il corso di sub presso il Diving Center Pianeta Blu di Ventimiglia, sotto la guida esperta di Sergio Cotta. Non avendo mai avuto precedenti esperienze subacquee, Nicole ha affrontato con determinazione ogni sfida, imparando a gestire bombole d'aria e scendendo a 10 metri di profondità. A soli 10 anni, ha superato le aspettative, dimostrando che anche i più giovani possono compiere imprese straordinarie.

Grazie alla dedizione di Cotta, che ha seguito Nicole quasi quotidianamente per assicurarsi che ogni procedura fosse eseguita in piena sicurezza, Nicole ha potuto partecipare attivamente alla realizzazione del documentario. Le sue domande, poste con la curiosità di una bambina ma con l’acutezza di chi guarda al futuro, hanno offerto un punto di vista unico e prezioso su questo progetto visionario.

Il documentario “La bambina che danza con le api: Il governo dell’Acqua” racconta l'avventura di Nicole e il suo viaggio nel Nemo's Garden. Questo secondo episodio, della durata di 50 minuti, sarà una fonte d'ispirazione per tutti i bambini che lo vedranno. Il messaggio è chiaro: anche i più giovani possono contribuire a costruire un futuro sostenibile, affrontando sfide nuove e abbracciando la curiosità e l'amore per il pianeta.

Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione di molte persone, vuole portare un messaggio di speranza e consapevolezza, insegnando ai giovani il valore dell’acqua, delle risorse naturali e delle potenzialità dell'innovazione.

I realizzatori del documentario ringraziano tutte le persone che hanno reso possibile questa incredibile esperienza: dagli esperti del Nemo's Garden, al team del Diving Center Pianeta Blu, fino a Sergio Cotta, che ha guidato Nicole con pazienza e dedizione. Grazie al loro impegno, è stato possibile realizzare un documentario che non solo racconta una storia straordinaria, ma apre la porta a nuove visioni per il futuro delle coltivazioni e del nostro pianeta.

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