“L'amministrazione Mager vorrebbe dare al trasporto pubblico sanremese l'ennesimo colpo di grazia con scelte a nostro avviso incomprensibili. Si vorrebbe chiudere l'autostazione, l'unico vero punto di riferimento per i cittadini, lasciandoli sotto il sole o al freddo, parliamo soprattutto di anziani e turisti”.
Sono le parole di Alessandro Capitini, sindacalista dell’Usb Trasporti, che contesta le decisioni di palazzo Bellevue. “Si vorrebbero creare stalli e piazzare i bus in giro per la città quando nessuna amministrazione riesce a realizzare una strada alternativa, a tenere puliti le zone riservate al carico e scarico o ai taxi e con l'unica via disponibile sempre invasa da macchine, moto e camion in divieto di sosta. Le grandi città hanno alternative valide ai bus, come metropolitane o mezzi più capienti. A Sanremo queste cose sono utopia, con bus sottodimensionati e viabilità ingestibile”.
“Crediamo che chiunque possa pensare di realizzare un TPL in queste condizioni – termina Capitini - non ha mai preso un autobus, gli consigliamo vivamente di provare almeno per una settimana che cosa vuol dire muoversi con i mezzi in questa città. L'autostazione va chiaramente pulita e abbellita, ma eliminarla ci sembra veramente una sciocchezza”.