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Attualità | 26 settembre 2024, 08:15

Un'estate in treno tra Ventimiglia e Cuneo: il bilancio della linea ferroviaria delle meraviglie tra pochi alti e molti bassi

Nel report estivo solo il 64% dei treni è arrivato in orario mentre si sono registrate in totale 39 ore di ritardi

Un'estate in treno tra Ventimiglia e Cuneo: il bilancio della linea ferroviaria delle meraviglie tra pochi alti e molti bassi

L’estate sulla ferrovia Cuneo-Ventimiglia è stata segnata da parecchi eventi che hanno influito sulla regolarità del servizio. La conferma arriva dall’Osservatorio sulla Ferrovia del Tenda, ente indipendente di monitoraggio e promozione del collegamento ferroviario tra Cuneo, Ventimiglia e Nizza, che ha fatto il punto della situazione nel report estivo realizzato in collaborazione con il ‘Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile’.

Mentre nell’inverno scorso si sono registrate molte cancellazioni per l’indisponibilità dell’infrastruttura dovuta a eventi climatici avversi e guasti importanti al materiale rotabile, durante l’estate molti sono stati cancellazioni e ritardi, dovuti a guasti infrastrutturali di tipo tecnico ma soprattutto dovuti allo sciopero del Dirigente Movimento di Breil sur Roya, che ha in carico la gestione della circolazione tra Limone Piemonte e Ventimiglia.

Nel periodo analizzato (dal 10 giugno al 10 settembre), su 704 treni monitorati, solo il 64,35% è arrivato a destinazione in orario (ritardo sotto i 5 minuti). Tra questi:
• 49 treni sono arrivati a destinazione con un ritardo tra 5 e 15 minuti;
• 60 treni sono arrivati a destinazione con un ritardo superiore a 15 minuti;
• 37 treni sono stati cancellati sull’intero percorso (cancellazione totale);
• 105 treni hanno subito una limitazione di percorso (cancellazione parziale).

Nel dettaglio si sono verificati, nel periodo monitorato, un totale di 2.338 minuti di ritardo (pari a circa 39 ore). Molti di questi minuti sono stati causati dall’indisponibilità di un deviatoio guastatosi il 22 giugno al Posto Movimento ad Airole e ripristinato (inspiegabilmente solo dopo due mesi) il 22 agosto. Pertanto si è reso necessario lo spostamento dell’incrocio tra i treni 22956 (Ventimiglia 10:39 – Cuneo 13:19) e 22953 (Cuneo 8:41 – Ventimiglia 11:21) dal PM a Breil-sur-Roya, ritardando la partenza a Breil di quest’ultimo di almeno 30 minuti circa ogni giorno fino al 17 agosto, data in cui si è guastato un altro deviatoio, questa volta a Breil.

Questo secondo guasto occorso sull’infrastruttura ha causato un ulteriore spostamento dell’incrocio a Ventimiglia o a Fontan-Saorge, generando un ritardo di circa 50 minuti ad uno dei due treni, ma che Trenitalia ha risolto alla radice cancellando i treni 22956 e 22957 tra Limone e Ventimiglia dal 17 agosto al 21 agosto. Il 22 agosto è stata infine ripristinata la circolazione regolare dopo la riattivazione dei deviatoi del PM 11+959 e la riparazione di quello di Breil-sur-Roya. Tutto ciò ha dimostrato da una parte la fragilità dell’armamento infrastrutturale e dall’altra le conseguenze del ritardare gli interventi di riparazione della stessa.

La più grande irregolarità nel periodo monitorato è stata causata dall’astensione dal lavoro del francese Dirigente Movimento di Breil-sur-Roya: la motivazione dello sciopero è il mantenimento del posto dello ‘chef du service’ nella stazione di Breil. L’astensione è iniziata il 15 luglio ed ha causato, nel periodo monitorato di tre mesi, oltre 102 cancellazioni parziali tra Limone e Ventimiglia in 17 giorni di sciopero e priva tuttora il diritto di mobilità attraverso l’unica via di comunicazione tra il Piemonte e Valle Roya (dati aggiornati al 25 settembre: 130 cancellazioni parziali in 25 giorni di sciopero, pari al 23% delle corse programmate dall’inizio dello sciopero).

E’ stata messa in ginocchio la già difficile situazione di mobilità dei pendolari transfrontalieri e degli utenti della Cuneo-Ventimiglia, che regolarmente pagano il biglietto e/o l’abbonamento per un servizio che né viene erogato, considerando che non vi è alcun tipo di autoservizio sostitutivo (lasciando di fatto utenti e lavoratori a terra e costringendoli necessariamente a fruire di giorni personali di ferie) né sono risarciti in modo adeguato (infatti gli abbonamenti sono rimborsati solamente se la linea risulta interrotta per un periodo consecutivo superiore ai 10 giorni e viene corrisposta un’indennità pari soltanto al 10% del valore dell’abbonamento mensile).

I pendolari sono esasperati e minacciano l’astensione al pagamento dell’abbonamento sino a che il servizio tornerà regolare sulla ferrovia Cuneo-Ventimiglia. Peraltro la situazione si sta ulteriormente aggravando, se si considera che la tortuosa strada dei 46 tornanti (rappresenta l’unica e pericolosa alternativa per i pendolari in caso di sciopero) è utilizzabile esclusivamente dai residenti in Valle Roya e (se provvisti di autorizzazione) in Limone e in Vernante, strada che presto sarà imprati-cabile chiusa per le condizioni climatiche.

“È inspiegabile il silenzio delle Istituzioni in merito agli scioperi – evidenzia il Comitato - già più volte segnalati. Il problema è sicuramente complesso poiché si tratta di relazioni internazionali e diritti di sciopero legati a diverse legislazioni. Ma è drammatico il fatto che non vi sia alcun tipo di dialogo con la controparte francese”.

Ma ci sono anche buone notizie: grazie alla quarta coppia, obiettivo importante che è stato raggiunto nelle trattative del ‘Tavolo Tecnico’, durante tutta l'estate non si sono (quasi) più verificati significativi fenomeni di sovraffollamento, grazie soprattutto alla redistribuzione del flusso dei viaggiatori su più treni. Unica pecca rimane l’utilizzabilità dei servizi igienici, spesso non funzionanti e senza alternativa (vi è solo una toilette per ogni rotabile), intollerabile per un viaggio di oltre 2 ore e mezza.

Altra buona notizia, già riportata da Trenitalia, è l’abolizione della necessità di effettuare il check-in per i biglietti digitali, introdotto il 5 agosto 2023 e rimosso lo scorso 21 settembre. L’abolizione di questa complicazione riporta la flessibilità del biglietto digitale nel rispetto di coloro che sono sempre stati in regola con il titolo di viaggio.

La più grande novità per la Cuneo-Ventimiglia, frutto del lavoro portato avanti nel Tavolo Tecnico tra l’Osservatorio e l’Agenzia di Mobilità Piemontese (AMP) e frutto degli incontri tra AMP e la controparte francese CARF, è la rimodulazione delle tariffe nella tratta tra Limone e Olivetta San Michele, per viaggi che hanno come origine o destinazione una stazione sul territorio francese con l’abolizione dell’annosa tariffa internazionale, in vigore dal 1979 (riapertura della Linea).

“La tariffa – conclude il Comitato - ha per anni reso opportuno molti ‘escamotage’ per evitare un costo ingiusto per una tratta comprendente una stazione all’interno del territorio francese. Per confronto, un biglietto Cuneo-Breil sur Roya costa oggi, con la tariffa internazionale, 14,00 euro (il biglietto è acquistabile solamente alla biglietteria o a bordo del treno), mentre il biglietto per la stazione successiva di Olivetta San Michele, situata circa 8,6 km e già in Liguria costa 8,50, cioè quasi la metà. La proposta di AMP, da implementare operativamente entro il cambio orario del 15 dicembre prossimo consiste, per i treni di Trenitalia, nell’estensione della zona tariffaria piemontese anche per le stazioni situate in territorio francese, ovvero Vievola, Tende, La Brigue, Saint Dalmas de Tende, Fontan-Saorge e Breil sur Roya. In questo modo l’utenza paga effettivamente il corretto importo in base alla fascia chilometrica ‘piemontese’. La tariffa per il biglietto Cuneo – Breil-sur-Roya si attesterà probabilmente attorno ai 6,90 euro. Anche la tariffa per relazioni all’interno del territorio francese, ad esempio Breil-Tende, sarà interessato da questa riduzione di prezzo”.

Carlo Alessi

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