Anche Sanremo valuta di introitare l'imposta di soggiorno incamerata dagli host privati a una società di mediazione (come ad esempio Airbnb), così da trovare un accordo che permetta di ridurre le incombenze degli uffici utilizzando così in maniera migliore le risorse a disposizione.
A comunicarlo l'assessore comunale Giuseppe Sbezzo Malfei, che tra gli obiettivi prefissati del suo assessorato ha anche il tentativo di ridurre le imposte dei cittadini. L'idea quindi è quella di attivare un servizio che già in altri Comuni italiani è partito, con cui è la società di trading a occuparsi della riscossione diretta e del versamento, andando in questo modo a semplificare le operazioni. La pratica risulterebbe anche un metodo per poter affrontare l'abusivismo degli affitti nelle case vacanze.
"Voglio provare a ridurre il peso fiscale dei contribuenti, sia che si tratti di privati che di attività produttive - ha detto l'assessore - e poi cercare di capitalizzare quelli che sono gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno. Sto ragionando a riguardo con Airbnb su un progetto in cui loro dovrebbero andare a versare all'ente comunale le imposte di soggiorno da loro raccolte, avendo così un contatto diretto con il soggetto. Adesso stiamo facendo uno studio di approfondimento per delineare il quadro degli host e avere un'idea precisa del loro numero. Se poi si riuscirà a trovare l'accordo sia con Airbnb sia con gli uffici, potremo capire se si può procedere anche in questo senso".