Economia - 24 settembre 2024, 07:00

Esistono le sigarette leggere? Come riconoscerle?

Il dibattito sulle sigarette leggere è da anni un tema che da anni interessa il mondo del tabacco e della salute pubblica

Il dibattito sulle sigarette leggere è da anni un tema che da anni interessa il mondo del tabacco e della salute pubblica.

Molti fumatori cercano di ridurre i rischi per la salute scegliendo quelle che vengono commercializzate come "sigarette leggere" o "light", con l'idea che possano essere meno nocive. Ma in realtà, si tratta sempre di sigarette che prevedono l’induzione di una combustione.

Attualmente, in commercio però ci sono delle alternative più leggere, infatti a differenza delle sigarette normali, le e-cigarette come quelle di Terpy, non bruciano tabacco, e si possono considerare sigarette più leggere, in quanto si riduce l'esposizione a molte delle sostanze tossiche prodotte dalla combustione.

Tuttavia, è bene approfondire l’argomento e capire le differenze tra le sigarette tradizionali, le sigarette leggere a base di tabacco e quelle elettroniche.

Il concetto di "sigarette leggere"

Le cosiddette sigarette leggere vennero introdotte nel mercato con l'intento di ridurre l'esposizione dei fumatori a sostanze nocive, come catrame e nicotina.

L'idea alla base era che, abbassando il contenuto di queste sostanze, si sarebbe potuto offrire un'opzione più sicura per chi non riusciva a smettere di fumare.

La caratteristica principale delle sigarette leggere è il filtro forato o una combinazione di tabacco meno denso, che consente di ridurre l'inalazione di fumo e di sostanze tossiche.

In passato, i pacchetti di sigarette riportavano indicazioni specifiche come "light", "mild" o "low tar", che suggerivano una minore pericolosità rispetto alle sigarette normali.

Tuttavia, negli anni, diversi studi scientifici hanno dimostrato che queste etichette non riflettevano necessariamente una minore esposizione a sostanze cancerogene.

Infatti, l'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerose altre autorità sanitarie hanno evidenziato che i fumatori di sigarette light tendono a compensare l'assunzione di nicotina inalando più profondamente o fumando più sigarette.

Le sigarette leggere sono davvero meno dannose?

Una delle maggiori critiche alle sigarette leggere riguarda proprio la percezione errata che siano meno dannose.

In realtà, le ricerche dimostrano che, sebbene il contenuto di nicotina o catrame sia più basso, la maggior parte dei fumatori modifica il proprio comportamento per ottenere la stessa quantità di nicotina.

Questo fenomeno è noto come "compensazione". Quando si fuma una sigaretta con meno nicotina, si tende a fare tiri più profondi, trattenere il fumo nei polmoni più a lungo o fumare più sigarette al giorno.

Quindi, le sigarette light o leggere non sono significativamente meno pericolose delle sigarette normali. Il rischio di sviluppare malattie correlate al fumo, come cancro ai polmoni, malattie cardiache e problemi respiratori, rimane alto, indipendentemente dal tipo di sigaretta scelta.

La normativa sui termini “light” e “mild”

A partire dagli anni 2000, l'uso di termini come "light", "mild" o "ultra-light" è stato vietato nell'Unione Europea.

La ragione di questa scelta risiede nel fatto che tali etichette ingannevoli potevano indurre i consumatori a pensare erroneamente che le sigarette leggere fossero una scelta più sicura.

Nel 2012, anche gli Stati Uniti hanno adottato restrizioni simili, regolamentando il modo in cui i produttori possono descrivere i loro prodotti.

Oggi, quindi, non si troveranno più in commercio pacchetti di sigarette etichettati come "light". Tuttavia, molti produttori hanno semplicemente cambiato il colore del pacchetto o adottato altre strategie per indicare che una determinata sigaretta contiene meno nicotina o catrame.

Per questo motivo, è importante che i consumatori non si facciano ingannare da questi cambiamenti estetici e comprendano che, dal punto di vista della salute, non esistono sigarette sicure.

Sigarette elettroniche: un'alternativa più leggera?

Negli ultimi anni, le sigarette elettroniche (e-cigarette) sono emerse come un'alternativa sempre più popolare alle sigarette tradizionali.

Questi dispositivi funzionano riscaldando un liquido (che può contenere nicotina) fino a farlo diventare vapore, che viene poi inalato dal consumatore.

Molti esperti considerano le sigarette elettroniche come un'opzione potenzialmente meno dannosa per i fumatori che non riescono a smettere, in quanto non ci sono gli effetti nocivi indotti dalla combustione.

Tuttavia, anche l'uso di e-cigarette non è privo di rischi. Alcuni studi hanno sollevato preoccupazioni circa gli effetti a lungo termine dell'inalazione di nicotina e altre sostanze chimiche presenti nei liquidi per le e-cigarette.

Fumare, infatti, è sempre dannoso per la salute e il tabagismo può essere contrastato con l’aiuto di professionisti e medici.

Richy Garino