Dal rischio crollo alla sua rinascita. Il Cimitero Monumentale di Sanremo è uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti da parte di turisti e visitatori della città dei Fiori. Come accade in molte città d'Europa, dove i cimiteri storici diventano vere e proprie attrazioni turistiche, anche nella città dei Fiori si discute da anni di valorizzare questo spazio ricco di storia, arte e cultura, trasformandolo in un punto di interesse per i visitatori: con le sue opere architettoniche di pregio e le sepolture di personaggi di spicco, il cimitero della Foce racchiude un patrimonio storico e culturale inestimabile. Tuttavia, lo stato attuale del cimitero è ben lontano dal poter esprimere appieno il suo potenziale.
Molte delle lapidi e delle opere architettoniche all'interno del cimitero si trovano in condizioni di degrado: alcune sono distrutte o gravemente rovinate, mentre altre sono transennate a causa del rischio di crolli. Questo scenario di incuria ha allontanato l'idea di un vero e proprio recupero del cimitero come sito turistico e culturale.
All'interno del cimitero, infatti, si trovano numerose opere architettoniche di grande pregio. Tombe e monumenti funebri scolpiti da importanti artisti raccontano la storia di un'epoca e di una città che, alla fine dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento, era una delle mete preferite dell’aristocrazia europea. L'architettura raffinata, le sculture e gli ornamenti presenti rendono il cimitero un vero e proprio museo a cielo aperto, capace di attrarre amanti dell'arte e della storia.
Oltre alle opere d'arte, il cimitero ospita le spoglie di personalità illustri. Fra queste, spicca la tomba di Edward Lear, celebre scrittore, artista e viaggiatore inglese, autore del famoso Book of Nonsense e di splendidi carnet de voyage. Lear scelse Sanremo come sua dimora e il suo riposo eterno, attratto dalla bellezza della Riviera. Ma non è l'unico: molti altri artisti, nobili e intellettuali riposano in questo cimitero, legando la propria vita a Sanremo.
In molte città europee, come Parigi con il Cimitero di Père Lachaise o Vienna con il Cimitero Centrale, questi luoghi sono divenuti mete turistiche di primo piano. Visitatori da tutto il mondo accorrono per ammirare le opere d'arte funeraria e per rendere omaggio a personaggi storici. Anche il Cimitero Monumentale di Sanremo ha tutto il potenziale per essere inserito in un circuito turistico-culturale, offrendo un'esperienza unica e affascinante che unisce la scoperta della storia locale all'ammirazione di opere d'arte di inestimabile valore con una valorizzazione adeguata, come la creazione di visite guidate o percorsi tematici. Il cimitero potrebbe diventare una nuova attrazione per i turisti che desiderano andare oltre le spiagge e il Casinò, scoprendo l’anima più autentica e storica della città. Prima, però, occorre restaurare il sito, che, come è possibile vedere dalle foto, è veramente lontano dai suoi giorni migliori.
Nonostante le difficoltà, si è mosso un primo passo verso il recupero del cimitero, almeno in chiave culturale, con la decisione da parte del Festival della cultura mediterranea di Sanremo, Soleá, di far partire la tre giorni di eventi e spettacoli proprio da questo luogo. Questo segnale di attenzione è importante, ma resta isolato di fronte alla necessità di interventi strutturali e di una programmazione a lungo termine per la valorizzazione del sito.
Il vicesindaco Fulvio Fellegara ha ribadito la volontà di rendere il cimitero monumentale una delle principali attrazioni turistiche della città ed è per questo che la macchina comunale si è attivata per trovare i primi fondi disponibili per realizzare un progetto in grado di realizzare una prima strada da percorrere. "La valorizzazione del cimitero è uno dei temi centrali del nostro programma - spiega Fellegara - Vogliamo collegare visione e turismo. Il cimitero ha potenzialità incredibili. Ripercorrendolo, si trova la storia della città, la storia cosmopolita di Sanremo. Ci sono problemi evidenti sotto gli occhi di tutti, nonostante gli interventi occasionali già realizzati. All'interno del cimitero c'è ancora molto lavoro da fare. Tra i primi atti che intendiamo intraprendere c’è la ricerca di risorse per la progettazione, perché senza progetti non si può lavorare. Una progettazione che dovrà essere avviata immediatamente e tenere conto dell'alto valore culturale del sito. Sarà gestita insieme all’assessorato alla Cultura, quindi in collaborazione con Enza Dedali. Sarà un tema di confronto con le associazioni che si sono occupate del cimitero nel corso degli anni. Una volta completato il percorso, ci impegneremo a cercare finanziamenti. Chiaramente si procederà per lotti, ma bisogna iniziare. Il cimitero non è soltanto un luogo statico e legato al culto delle persone, ma può avere anche una valenza turistica".