Il nostro lettore Massimo Crespi scrive alla redazione per esprimere il proprio parere in merito alle condizioni in cui versa il cimitero di Sanremo.
"Apprendiamo con sgomento che anche la decadenza, o meglio l' incuria è un' arte. Lo dimostra l' ennesimo "intervento" sul cimitero della Foce ove dormono, si presume in pace, intere generazioni di nostri concittadini. Assieme a loro hanno dormito generazioni di politici e amministratori che hanno pensato che i marmi e le opere d'arte che popolano questo luogo di pace, fossero eterni".
"Eterno invece è il loro disinteresse che si è protratto negli anni ed oggi si 'raccoglie' su quelle che un tempo significavano storia e decoro e che oggi stanno diventando macerie senza gloria. Potrebbe succedere che un giorno, forse non lontano, qualche mente illuminata decida di trasformarlo in un parcheggio interrato, raccogliendo in urne anonime i poveri resti. Allora tornerebbe come simpatico aforisma quel detto ' scusate se facciamo polvere'".