Sanremo Ospedaletti - 17 settembre 2024, 09:51

Villa Sultana, Ospedaletti Insieme: "Valutare alternative sostenibili, si rischia di gravare sulle generazioni future"

"Con un investimento infinitamente più ridotto rispetto a quello richiesto dal recupero di Villa Sultana, potrebbe essere reso funzionale e pronto per servire la comunità. Una struttura meno appariscente, forse, ma decisamente più fattibile, con tempistiche più brevi e un impatto minore sulle finanze pubbliche".

"Oggi vogliamo affrontare realisticamente la questione di Villa Sultana, uno dei temi più discussi e rilevanti per la nostra città, dopo tutto quello che è stato detto nuovamente in questi giorni, che continuano ad essere sempre e solo parole.  È necessario che venga fatta chiarezza. 

Abbiamo esaminato tutta la corrispondenza fornitaci tra il Comune e la società proprietaria dell'immobile. È evidente come le posizioni delle due parti, per la permuta con l’immobile del Piccadilly, siano profondamente divergenti, al punto che sembrerebbe necessaria l'intercessione della Santa Sede per favorire una riconciliazione. Le divergenze spaziano su ogni aspetto: dagli importi ai volumi, ai tempi di realizzazione.

Ci poniamo una domanda: è davvero giusto ( e possibile) indebitare la comunità per tempi immemorabili? 

Intraprendere un progetto che non potrà che avere tempi di realizzazione faraonici che potrebbero emulare quelli infiniti del porto, per ottenere, forse, il Palazzo Comunale delle Meraviglie che, seppur il più bello della provincia, e non solo, costerebbe enormemente sia in termini di denaro pubblico che di manutenzione futura. I nostri nipoti, quando e se questo progetto vedrà la luce, si troverebbero a dover contribuire come cittadini a ulteriori spese per mantenerlo decoroso nel tempo.

Non sarebbe opportuno prendere in considerazione un'alternativa più semplice e realistica?

Il Piccadilly, già di proprietà del Comune, offre numerose possibilità. Con un investimento infinitamente più ridotto rispetto a quello richiesto dal recupero di Villa Sultana, potrebbe essere reso funzionale e pronto per servire la comunità. Una struttura meno appariscente, forse, ma decisamente più fattibile, con tempistiche più brevi e un impatto minore sulle finanze pubbliche. Una soluzione concreta e alla portata di tutti gli Ospedalettesi e non, senza gravare sulle generazioni future.

Certamente non possiamo accettare di vendere il Piccadilly per una non meglio identificata operazione su Villa Sultana... 

Tuttavia, non ignorariamo il valore storico e culturale di Villa Sultana e della necessità del suo recupero, ma essendo una proprietà privata, è il privato che deve farsene carico ma anche essere messo nelle condizioni di poter investire, in un progetto che sia più attuale.

 Perché ciò avvenga, è necessario creare un contesto che riduca le incertezze e favorisca gli investimenti. Se si riuscissero a ristabilire regole chiare ed eventuali agevolazioni legate alla destinazione del bene, potremmo vedere nuovi investitori pronti a scommettere su Villa Sultana, trasformandola in un progetto che porti benefici concreti, non solo al proprietario, ma all’intera comunità.

Concludiamo invitando alla riflessione.

Prima di avviare progetti grandiosi e costosi, è importante valutare attentamente le alternative sostenibili. Villa Sultana può e deve essere recuperata, ma solo attraverso un progetto solido e sicuro, mentre il Comune potrebbe concentrarsi su altre soluzioni immediate, come il Piccadilly, per dare subito alla comunità spazi utili e funzionali".

C.S.