Cronaca - 14 settembre 2024, 07:14

Sanremo: faida tra detenuti italiani e albanesi contro altri marocchini alla base dei disordini in carcere

Situazione sempre esplosiva all'interno del penitenziario di Valle Armea dopo le tensioni degli ultimi giorni

Ci sarebbe una faida tra detenuti italiani e albanesi contro altri di origine marocchina, alla base delle rivolte esplose negli ultimi giorni nel carcere di Sanremo, che hanno reso la casa di reclusione matuziana un vera e propria bomba ad orologeria.

Circa 30/35 i detenuti coinvolti, una quindicina dei quali giovedì scorso avevano nuovamente imbracciato spranghe e armi rudimentali, per spostarsi dalla seconda alla terza sezione, pronti ad una ‘guerra’ tra gruppetti interni. Secondo fonti interne all’istituto le prime scintille sarebbero addirittura scoppiate diversi mesi fa ma, lo spostamento di un detenuto in Piemonte, avrebbe sopito le invettive dall’una e dall’altra parte.

Il ritorno dell’uomo, particolarmente rissoso, ha invece riportato la voglia di vendetta da parte dei detenuti di nazionalità italiana ed albanese contro alcuni ‘rivali’ nordafricani. E, ovviamente, a farne le spese sono gli agenti della Polizia Penitenziaria, costretti a turni massacranti in virtù della cronica carenza di personale. C’è anche chi ne ha svolti alcuni da 20 ore, con ovvi problemi di carattere psicofisico.

Da parte sindacale, nelle ultime ore sono regolarmente partite le classiche rimostranze contro la direzione dell’istituto di pena ma anche nei confronti del Ministero, reo di non intervenire per mettere ordine all’interno del carcere. Senza dimenticare il sovraffollamento dello stesso, alla base (insieme ai problemi di personale) delle diverse problematiche.

Il carcere di Sanremo, con 266 detenuti presenti a fronte di 221 posti disponibili, soffre di forte sovraffollamento a cui fa da contraltare la mancanza di almeno 80 agenti (186 amministrati a fronte di un fabbisogno di 286). Come detto, il penitenziario matuziano è una sorta di ‘bomba ad orologeria’ visto che eventuali nuovi disordini posso scoppiare da un momento all’altro.

Tra i problemi riscontrati più volte dagli agenti della Penitenziaria c’è anche quello della ‘produzione’ interna di alcolici da parte detenuti. Molti di loro, infatti, fanno macerare la frutta e, una volta trasformata in sostanza alcolica, la assumo ubriacandosi e provocando momenti di vero terrore all’interno. Una situazione a cui l’amministrazione carceraria dovrà sicuramente mettere mano e che preoccupa non poco chi lavora all’interno.