Un incontro rivelatore di una discrasia regionale. Infatti l’incontro di questa mattina tra due sigle sindacali autonome (FAISA CISAL, UGL FNA), il prefetto Valerio Massimo Romeo e il Presidente della Provincia Claudio Scajola nonché sindaco del capoluogo, l’assessore Regionale ai Trasporti Augusto Sartori e il presidente di Riviera Trasporti Maurizio Temesio. .
ha dato origine ad uno squilibrio tra la provincia di La Spezia e quella di Imperia che incide pesantemente sulle potenzialità del trasporto pubblico.
“I due capoluoghi – fa notare Scajola – hanno una simile dimensione per quanto riguarda il numero degli abitanti ma non hanno le stesse risorse assegnate dalla Regione”.
Una discriminazione probabilmente non voluta ma che, comunque, ha notevoli effetti negativi sulle carenze emerse soprattutto negli ultimi tempi e che incidono gravemente sulla qualità dei servizi, con carenze di mezzi, personale viaggiante e pure con frequenti aggressioni fisiche e verbali al personale. “Nella riunione con il Prefetto – prosegue il Presidente della Provincia – si è ancora evidenziato che La Spezia riceve il 35 in più di risorse rispetto alla nostra provincia”.
Si tratta, quindi, di riequilibrare le irragionevoli disparità e il “sistema” esiste. “Infatti abbiamo convenuto le prossime mosse per risolvere i problemi – conclude Scajola – Dovrà tenersi una riunione nella sede genovese (mercoledì 11 settembre ndr) verrà effettuata una riunione tra l’assessore Regionale, i presidenti delle 4 aziende liguri, i dirigenti regionali ai trasporti e al settore finanziario) con l’assessore regionale competente del settore, i quattro direttori generali e rimettere, quindi, in equilibrio le risorse finanziarie che sono necessarie e obbligatorie per un servizio di trasporto pubblico di qualità e soprattutto in grado di soddisfare le giuste esigenze degli utenti”.
"Data la situazione emergenziale per l’imminente apertura delle scuole abbiamo chiesto espressamente un intervento istantaneo da parte di tutti gli enti preposti tra cui la Regione Liguria. Si è fatto notare che senza l’incremento dei fondi di ripartizione che risultano non equilibrati tra le aziende liguri e dell’aumento del corrispettivo chilometrico non vi è la sostenibilità dell’azienda", sottolineano in una nota le segreterie provinciali di FAISA CISAL e UGL FNA.