Proroga delle concessioni in scadenza a fine anno fino al 30 settembre 2027, in attesa delle nuove gare da bandire entro giugno 2027. Inoltre, se ci saranno motivi oggettivi che impediranno di concludere le gare, il termine potrà essere esteso ulteriormente fino al 31 marzo 2028. Queste sono alcune delle novità contenute nella bozza del decreto riguardante le “Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative e sportive”, che potrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri nei prossimi giorni.
Stando sempre alle indiscrezioni delle ultime ore, il documento specificherebbe che, in caso di un nuovo concessionario, quello uscente avrà diritto a un indennizzo, che sarà a carico del subentrante. L'importo sarà calcolato tenendo conto del valore degli investimenti fatti e non ancora recuperati al termine della concessione. Questo comprende anche gli investimenti dovuti a eventi calamitosi o a nuovi obblighi di legge, al netto di eventuali sovvenzioni pubbliche.
Inoltre, l'indennizzo deve garantire una giusta remunerazione per gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. L'importo verrà determinato seguendo criteri che saranno stabiliti entro il 31 marzo 2025 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Quando una nuova concessione balneare viene assegnata, l'ente può chiedere al concessionario uscente di demolire a proprie spese eventuali opere non amovibili, se non diversamente previsto nell'atto concessorio: come detto, questo è quanto si leggerebbe nella bozza del decreto sulle concessioni balneari.
Le gare per le nuove concessioni devono iniziare almeno sei mesi prima della scadenza della concessione in corso. Per l’applicazione delle nuove norme, le gare dovranno comunque essere avviate entro il 30 giugno 2027. La durata delle nuove concessioni non potrà essere inferiore a cinque anni né superare i venti.
Entro il 31 luglio 2027, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrà presentare una relazione alle Camere, facendo il punto sullo stato delle gare al 30 giugno 2027, evidenziando i risultati e spiegando eventuali ritardi. Una relazione finale sarà inviata alle Camere entro il 30 giugno 2028.
La necessità di mettere all’asta le concessioni balneari deriva dalla direttiva "Bolkestein" dell’Unione Europea del 2006, con l'Italia sotto procedura di infrazione dal dicembre 2020 per non aver ancora attuato questa normativa.