Eventi - 01 settembre 2024, 12:48

L'ottantesimo anniversario della Battaglia del Monte Grande, epica vittoria partigiana (foto e video)

A San Bernardo di Conio stamattina la celebrazione ufficiale

Sul finire dell’estate 1944 le forze tedesche e fasciste avevano accerchiato le formazioni partigiane riparate nella zona del bosco di Rezzo. Caposaldo dell’operazione erano le postazioni della cima di Monte Grande in grado di battere con il loro fuoco un vasto raggio di territorio delle valli circostanti.

Per uscire dall’accerchiamento l’azione partigiana prese le mosse da San Bernardo di Conio e dal soprastante Monte Aurigo, da dove si diressero i tiri di due preziosi mortai da 81 che iniziarono a martellare le posizioni tedesche.

Le interviste

Quindi il distaccamento d’assalto “Garbagnati” composto da 17 uomini guidati da “Mancen” e “Stalin” si portò sotto le pendici di Monte Grande e a sorpresa diede l’assalto con lancio di bombe a mano e raffiche di armi automatiche leggere, avendo la meglio nonostante la superiore potenza militare tedesca. Così l’accerchiamento delle formazioni partigiane fu rotto e si aprì una via di scampo.

Stamattina, come ogni volta gni anno a San Bernardo  Dopo la deposizione della corona di alloro al monumento della Resistenza è stata celebrata la Liturgia Domenicale dal Diacono Alex Dellerba in ricordo dei dei caduti per la libertà.

In rappresentanza della provincia, il vicepreidente Armando Biasi: "Ormai sono 80 anni, da quando dei cittadini valorosi, giovani ragazzi e ragazze, avevano lanciato questa offensiva lasciando poi la vita sul campo, combattendo per i principi della pace, alla difesa del futuro delle nuove generazioni. Non possiamo dimenticare, ma coinvolgere le nuove generazioni all’idea che la libertà d’espressione e di pensiero nasca da atti importanti ed eroici".

"Noi ci impegniamo per mantenere vivi questi ideali - dichiara Ugo Mela (Anpi) -queste commemorazioni, questa è l’ottantesimo anniversario dell’impresa epica dei tredici partigiani che sono saliti sul Monte Grande eliminando la possibilità di accerchiamento di circa ottocento partigiani che altrimenti sarebbero rimasti accerchiati e uccisi o deportati. Abbiamo allestito due piccole mostre, una che riporta questa manifestazione agli anni sessanta, ricorda presenze importanti come il Papa Cervi, Ferruccio Parri, tutti i partigiani di allora che intervenivano. Per allestirla abbiamo preso le fotografie nei cassetti dei figli dei partigiani, ma può essere integrata con il materiale fotografico di qualsiasi persona che ce le fa reperire, saremmo molto contenti. La seconda, più inedita, è in Via Cascione, dall’adolescenza ai suoi funerali nel 46’ passando per lo sportivo, l’uomo, il medico e il comandante partigiano".

A conclusione della ricorrenza l’orazione ufficiale da parte del professor Nanni Perotto (assente Massimo Bisca per gravi motivi familiari) con un discorso che ha emozionato, commosso i presenti suscitando più e più volte i loro applausi. 

Alla manifestazione hanno preso parte le autorità civili della Provincia di Imperia, i carabinieri del territorio e i sindaci del comprensorio.

(foto e video Christian Flammia)