“Il trasporto pubblico provinciale è decisamente allo sbando! E chi, ai diversi livelli politici e tecnici se ne dovrebbe occupare per risolvere, mostra una intollerabile insensibilità. Non certo da oggi seguiamo con attenzione e preoccupazione le sorti di un servizio fondamentale per i cittadini quale, senza ombra di dubbio, è il trasporto pubblico. Solo a titolo di cronaca ricordiamo la nostra battaglia e i nostri innumerevoli quanto inascoltati interventi sul mantenimento del servizio 'filoviario' urbano sanremese. Oggi riscontriamo la totale mancanza di sensibilità umana che si evince nella risposta alle richieste del sindaco di Sanremo fornita dal consigliere provinciale delegato ai trasporti Gabriele Amarella nel firmare e quindi avallare una comunicazione scritta, certamente da altri, dove, tra l’altro, non si esprime la minima solidarietà verso chi è costretto a viaggiare su autobus strapieni, insopportabilmente caldi e maleodoranti - denuncia Erica Martini delegata all’Organizzazione regionale per il Movimento Indipendenza.
Considerando anche che tra questi oltre ad anziani, bambini e invalidi ci sono anche 'gli abbonati' che anticipano il costo di un servizio di cui non fruiscono, spesso dovendo ricorrere a costosi taxi per non restare in mezzo a una strada e raggiungere la destinazione (ovviamente per coloro che se lo possono permettere). Anche in un recente intervento del senatore Gianni Berrino si rileva l’assoluta insensibilità di questi 'politici' che si camuffano a volte da tecnici, a volte da contabili ma non si calano mai nel ruolo di chi deve prendere (quando passano) i 'carri bestiame' che si definiscono erroneamente 'autobus'", prosegue l’ex candidata sindaco Erica Martini.
"Nei 'palazzi' evidentemente non conoscono le situazioni reali nemmeno di autisti e controllori. Autisti che vengono molto spesso insultati, attribuendo loro tutte le colpe che peraltro non gli competono e sono invece i primi responsabili qualora succedesse un incidente in presenza di un esubero di passeggeri a bordo. Non migliore la condizione dei controllori accusati, come se fosse loro incuria, dell’ormai indecente evasione sui biglietti. Il personale, nella maggior parte dei casi, deve scegliere se essere accusati di non far bene il proprio lavoro o farsi valere rischiando conseguenze fisiche coi suddetti evasori e, come se già non bastasse, essere filmati da altri passeggeri e poi magari anche accusati di troppa veemenza se non proprio di razzismo contro questi 'evasori'.
Conclude Erica Martini: "I funzionari replicano, i politici firmano e gli incolpevoli cittadini subiscono. Tutto questo non è più tollerabile",