Dopo le indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane da ieri pomeriggio Sergio Tommasini è ufficialmente il nuovo Amministratore Unico di Amaie e futuro presidente di Amaie Energia indicato dal Comune alla assemblea dei soci (che si riunirà tra un paio di settimane al massimo). Un ruolo importante, soprattutto per i tre ‘indirizzi’ principali da assolvere per la società partecipata del comune matuziano.
Tommasini, che ha svolto negli ultimi cinque anni il ruolo di Ceo della ‘Airone SeaFood’, un’azienda emiliana che aveva stabilimenti anche in Costa D’Avorio’, torna quindi a Sanremo in pianta stabile, dopo la delusione di cinque anni fa, quando perse le elezioni ‘contro’ Alberto Biancheri. Lo scorso anno la creazione di ‘Anima’, insieme ad Alessandro Sindoni e, oggi, il ritorno ufficiale sulle scene con l’investitura di ieri da parte del Sindaco Mager.
Per Tommasini un rientro importante sul piano umano ma anche professionale nella sua città: “E’ un rientro, dopo una scelta professionale avendo terminato un percorso in Costa D’Avorio. Sono tornato a Sanremo e, insieme al Sindaco Mager e alla Giunta abbiamo convenuto di dare una mano alla partecipata. Darò il massimo per essere all’altezza del mio ruolo”.
Amaie è una società storica che andrà verso la dismissione e tutto si concentrerà su Amaie Energia che ha il suo core business nel Mercato dei Fiori, il parco costiero ed il servizio di nettezza urbana. Da poche ore è Amministratore, sta già pensando a qualche cosa? “La pulizia e il decoro è fondamentale e il sistema di raccolta andrà modificato con scelte che saranno fatte nei prossimi mesi, insieme al Cda ed agli operatori di Amaie Energia. Voglio capire le problematiche sul campo, migliorando il servizio andando a copiare da esperienze che abbiamo vicino a noi. Come la Francia e la sua Costa Azzurra, che ha una conformità territoriale simile alla nostra. Voglio adattare un sistema al servizio effettivo dei cittadini”.
Da tempo è in atto il ‘porta a porta’ che molti considerano inadeguato, senza dimenticare i tantissimi abbandoni soprattutto nell’entroterra. Lei ha in mente nuovi sistemi di raccolta, può anticiparci qualcosa? “C’è la questione dell’abbandono e dell’inciviltà che vanno puniti, altrimenti diventa vano il servizio. Ci sono città simili alla nostra che possiamo copiare per essere più efficaci nel servizio. Abbiamo delle pecche e dobbiamo migliorarci, soprattutto nelle aree grigie e dobbiamo cambiare sistema”.
Per la pista ciclabile non sono poche le lamentele, in particolare sulla manutenzione: “Vogliamo fare un progetto di valorizzazione del parco costiero. Abbiamo oltre due milioni di presenze per un progetto nato negli anni ’80 quando l’Amministrazione comprò il sedime ferroviario. Intendo migliorare la manutenzione e ci sono persone che se ne occuperanno, facendo bene”.
Per il Mercato dei Fiori quali progetti per il futuro: “Ce ne sono già, impostati dalla precedente amministrazione, tra cui l’impianto fotovoltaico, il parcheggio e le palestre. Deve essere potenziata la parte floricola, elemento da valorizzare per il territorio. Il mercato è un elemento fondamentale, che vedrà concentrare le nostre priorità, da seguire anche grazie all’esperienza di Mauro Albanese, che farà parte del Cda”.
C’è anche il tema delle scuole, nell’ambito del campus scolastico-sportivo. Quali le sue idee in merito: “Non possiamo che prescindere dal confronto con l’Amministrazione, il sindaco e gli Assessori Fellegara e Moscato. Dobbiamo ragionare sulla centralizzazione del campus, che sia un servizio di qualità e sicurezza da dare ai cittadini”.
Per terminare parliamo delle invettive nei suoi confronti dopo il cambio di casacca tra il centrodestra e le liste civiche di quest’anno. Oggi diventa Amministratore Unico di Amaie, scelto da una Giunta che ha una componente di centrosinistra: “Cinque anni fa feci una scelta civica con il gruppo dei ‘100’, senza avere una tessera di partito che non ho nemmeno oggi. ‘Anima’ ha riunito, sul claim ‘scegli le persone’, tante sensibilità che hanno arricchito una proposta politica che si è dimostrata vincente. L’area civica ha vinto e, sullo stesso ‘claim’ abbiamo scelto il governo della città. Non ne farei un problema di centrodestra o centrosinistra perché Sanremo ha una vocazione moderata e civica e, proprio per questo, stiamo governando”.
Il suo ritorno a Sanremo sul piano lavorativo e politico potrebbe anticipare, tra cinque anni, una sua nuova discesa in campo? “E’ presto per parlarne perché adesso devo concentrarmi sul mio nuovo ruolo. Abbiamo appena iniziato questa nuova avventura e dobbiamo dimostrare tanto lavorando intensamente. Questo affinchè i cittadini possano apprezzare la scelta che hanno fatto e confermarla tra cinque anni”.