"Sulla salute non si scherza. Negli ultimi anni la scienza medica è stata invasa da notizie false e falsi guru. Se da un lato la rete ha democratizzato l'accesso alle informazioni, dall'altro l'uso pervasivo di internet ha contribuito, costantemente, alla disinformazione in ambito sanitario. I 'pinocchi' in camice bianco sono tutti quei medici, pseudomedici, farmacisti, infermieri, nutrizionisti, osteopati che, in malafede, per facili guadagni o per ignoranza, mentono ai loro pazienti, facendo credere di poter risolvere i loro problemi con terapie che non hanno alcun fondamento scientifico. Ma perché ci sia un pinocchio, poi dall’altra parte c’è la necessità che ci sia un pinocchio passivo, cioè un credulone che gli va dietro, altrimenti i pinocchi non ci sarebbero. Quindi, quello che dobbiamo cercare di fare, e che questo libro tenta di fare, è di mettere in guardia nei confronti di questi pinocchi. Il libro cerca anche di dare una guida su come si possa capire che ti stanno fregando". Lo ha dichiarato il professore e infettivologo Matteo Bassetti al Bordighera Book Festival dove, in serata, ha presentato il suo libro: "Pinocchi in camice. Sulla salute non si scherza".
Bassetti nel libro ripercorre le storie più celebri di cure rivelatesi inefficaci o dannose, le truffe più eclatanti e i meccanismi attraverso cui alcuni supposti luminari hanno spesso goduto del plauso e della difesa di istituzioni e media. Dal Covid all'omeopatia, dalle diete miracolose fino a Stamina, dal metodo Di Bella all'uso smodato degli antibiotici, un campionario di credenze e supposte verità che hanno illuso, ingannato o semplicemente distorto cure e trattamenti in questi ultimi decenni. Con una verve insolita e una sferzante sicurezza derivata da tanti anni di studi e ricerche sul campo, Matteo Bassetti marca una netta linea di separazione tra ciò che è scientificamente dimostrato e ciò che rientra nel campo della speculazione, se non della vera e propria truffa organizzata, anche grazie alle testimonianze di autorevoli esponenti del mondo dell'informazione e della scienza, da Bruno Vespa a Ilaria Capua, per citarne alcuni, ma anche di semplici cittadini.
Un folto pubblico ha ascoltato con interesse il professore e infettivologo che, per l'occasione, è stato scortato dagli agenti del commissariato di polizia di Stato di Ventimiglia, diretto dal dirigente e vicequestore Andrea Migliasso, e dai carabinieri guidati dal comandante di compagnia, il maggiore Saverio Cappelluti. Una misura preventiva visto che durante la pandemia da Covid-19 il medico aveva ricevuto pesanti minacce.
Nato a Genova il 26 ottobre del 1970, si è laureato con dignità di stampa in Medicina e Chirurgia – Università di Genova nel 1995. Ha ottenuto l'abilitazione all’esercizio della professione nel 1996 e la specializzazione con lode in Malattie infettive – Università di Genova nel 1999. Ha svolto il post-doctoral fellowship in Malattie infettive – Yale University a Hew Haven, Usa dal 2000 al 2001 e un dottorato di ricerca in Malattie infettive e trapianti d’organo – Università di Genova nel 2004. Dal 2011 al 2019 è stato direttore della Clinica Malattie infettive dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, professore associato di Malattie infettive all’Università di Udine e direttore della scuola di specializzazione in Malattie infettive e tropicali dell’Università di Udine. Dal 2018 è coordinatore della rete infettivologica regionale del Friuli Venezia Giulia. Dal 2019 è, inoltre, direttore della Clinica Malattie infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, professore ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova e direttore della scuola di specializzazione in Malattie infettive dell’Università di Genova.