/ Al Direttore

Al Direttore | 25 agosto 2024, 07:01

Trasporto pubblico locale: urgono visione, pianificazione e impegni finanziari

La lettera dell'ex consigliera comunale Mara Lorenzi di Bordighera

Trasporto pubblico locale: urgono visione, pianificazione e impegni finanziari

Negli ultimi mesi l’inefficienza del trasporto pubblico, in particolare degli autobus, ha raggiunto in questa Provincia livelli intollerabili riportati su tutti i giornali. Ma il problema esiste da tempo, e vorrei far emergere i suoi aspetti più preoccupanti: non sembrano esserci piani di contingenza per affrontare l’implosione di Riviera Trasporti; e soprattutto non traspare l’intenzione da parte di Regione, Provincia, e Comuni di rendere il trasporto pubblico un servizio performante che soddisfi chi ne ha bisogno, premi chi lo sceglie, e rispetti l’ambiente.

Ho seguito l’evolversi del problema in prima persona perchè quando sono tornata a vivere qui nel 2017 non ho comperato un’automobile. Portavo con me l’abitudine trentennale di usare il trasporto pubblico, e desideravo fare una scelta ecologica. Già allora gli autobus non erano in buone condizioni e non erano in orario, ma c’era qualche promessa per il futuro. Nel 2018 Riviera Trasporti presentava i nuovi autobus ad idrogeno che sarebbero entrati in servizio sulla linea Sanremo-Taggia; sempre nel 2018 votavamo in Consiglio Comunale a Bordighera la partecipazione ad una cordata dei comuni costieri con Sanremo capofila per accedere a fondi statali con cui rilanciare la linea filoviaria e acquisire 20 o più nuovi autobus elettrici. Ma i fondi non arrivarono, e si chiuse il sipario sia sugli autobus ad idrogeno che su quelli elettrici. Dal 2021 in poi, le uniche notizie sul trasporto pubblico locale sono state quelle in relazione alle vicissitudini finanziarie dell’azienda Riviera Trasporti e al disservizio crescente.

Eppure non occuparsi del trasporto pubblico da parte delle Istituzioni è un tradimento dello stato sociale. Conosco bene i miei compagni di attese e di ansie alle fermate: persone anziane dirette ad un appuntamento medico, mamme che devono ottimizzare i tempi per le commissioni, badanti attese al lavoro, studenti che devono arrivare in orario a scuola o non vedono l’ora di tornare a casa per il pranzo, e chi spera di arrivare in tempo ad un incontro o a prendere un treno a Ventimiglia. Per chi dipende dal trasporto pubblico gestire il tempo è quotidianamente sorgente di ansia e frustrazione perchè 40-60 minuti di attesa nell’incertezza sono molto diversi dai 15 minuti massimo promessi dall’orario pubblicato. Si può fare meglio. Una foto che ho scattato qualche settimana fa (in fondo) mostra uno dei pannelli elettronici del servizio di autobus in Alto Adige. Gli autobus funzionano, ad ogni stazione il pannello aggiorna gli utenti in tempo reale dei loro movimenti, e le poche istanze di ritardo (qualche minuto!) sono ben evidenziate in rosso.

Non occuparsi del trasporto pubblico da parte delle Istituzioni è anche un tradimento del turismo e dell’ambiente. Ancora una volta l’Alto Adige insegna dall’alto del suo successo turistico: il servizio puntuale e capillare degli autobus rende il territorio accessibile, il pass gratuito consegnato ai clienti degli alberghi per la durata del loro soggiorno incentiva l’utilizzo, e così ogni giorno migliaia di persone scelgono di lasciare le automobili ferme. Pensiamo invece al nostro entroterra, visitato da poche corse giornaliere di autobus e senza servizio nei giorni festivi. E pensiamo alle nostre cittadine nella morsa del traffico e delle lotte per i parcheggi ad ogni stagione estiva, che potremmo mitigare fornendo navette urbane elettriche che rendono facile la scelta di lasciare l’auto a casa. Pensiamo alle navette di Mentone. La tassa di soggiorno potrebbe finanziare queste addizioni comunali.

In questa terra con tante persone anziane per le quali un trasporto pubblico “amico” sarebbe strumento di socialità, con una cronica mancanza di strade di scorrimento e di parcheggi, con un’economia basata soprattutto sul turismo, perché non gettarsi sul trasporto pubblico con tutte le sue integrazioni come grande investimento trasformativo? Ai candidati che chiederanno voti per le imminenti elezioni Regionali, i cittadini ricordino le finalità (Art.1) della Legge Regionale n.31, 9 Settembre 1998 che disciplina il trasporto pubblico locale, e chiedano programmazione realistica perché il trasporto pubblico nella nostra Provincia sia un vero servizio.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium