Monkey D. Rufy, da bambino, ha mangiato per errore uno dei cosiddetti “frutti del diavolo”. Ciò gli ha conferito il potere di allungarsi e di deformarsi come gomma, ma lo ha privato della capacità di nuotare, il che, per lui che vive in un mondo costituito soltanto da oceani e isole e sogna di trovare, un giorno, il tesoro del defunto Re dei pirati Gold Roger, può diventare un bel problema.
Non è comunque uno che si arrende facilmente, tant’è che riesce a procurarsi una nave e a mettere insieme una ciurma. Cominciano così le sue avventure di pirata. L’obiettivo è quello di impossessarsi dell’One Piece (questo il nome del leggendario tesoro), realizzando così il suo sogno: emulare Gold Roger e diventare anche lui il re dei pirati.
Questa, a grandi linee, la trama del manga creato nel 1997 dal giapponese Eiichirō Oda.
Si intitola “One Piece” e conosce ormai da tempo un successo senza precedenti. Detiene alcuni record, tra cui quello più ambito: il mezzo miliardo di copie vendute in più di trenta paesi del mondo lo rende il manga più venduto della storia.
Naturalmente questo trionfo ha dato luogo, come sempre accade in frangenti simili, a un merchandising che copre una quantità sterminata di prodotti: dalle statue di varia foggia e misura, ai capi d’abbigliamento, ai DVD, alla cancelleria scolastica, alle tazze da colazione, alla Coca Cola e via così, ad libitum.
In Italia “One Piece” lo conosciamo anche per gli anime andati in onda sulle reti Mediaset e, più recentemente, per l’omonimo live-action di Netflix. Di quest’ultimo si è recentemente conclusa la prima stagione.
Tanto per cambiare, anche la serie interpretata da persone vere, composta da otto episodi, che vede nel ruolo di protagonista l’attore messicano Iñaki Godoy, ha riscosso un enorme successo.
Secondo le stime che Netflix ha pubblicato recentemente, “One Piece” è stata la serie più vista sulla piattaforma nella seconda metà del 2023 (71,6 milioni di visualizzazioni) e ha sbaragliato prodotti di grande caratura come “Mercoledì” e “Stranger Things”.
Il punto di forza di questo live-action, oltre all’indubbia qualità della scrittura, risiede senz’altro nella fedeltà al manga originario, caratteristica che raramente si riscontra nelle opere cinematografiche derivate dai fumetti.
L’uscita di una seconda stagione, alla luce del successo ottenuto dalla prima, appare scontata, ancora però non ci sono notizie certe. Probabilmente se ne parlerà per il 2025. Intanto ci si interroga sulle novità che i prossimi episodi potranno contenere.
Il manga originale è composto da svariati archi narrativi e non si sa ancora quale strada gli autori del live-action intendano percorrere, quali avversari e alleati introdurranno.
I fans dunque, per adesso, non possono far altro che guardare e riguardare, nell’attesa, gli episodi della prima serie.
E’ proprio vero. Ci sono casi in cui, come diceva qualcuno, l’attesa di un piacere è di per se stessa un piacere.
Vi aspetto la prossima settimana.