Politica - 24 agosto 2024, 07:21

Sanremo: via alla progettazione ultimo blocco lavori in zona La Vesca, 20 milioni per il completamento (Foto)

I lavori dell'Anas dovrebbero finire nei prossimi 4 o 5 mesi ma il semaforo per senso unico alternato difficilmente sarà rimosso. "Finita la parte a valle si dovrà procedere con quella a monte, quindi in via Duca d'Aosta compreso il rifacimento del muro di delimitazione con l'Aurelia" spiega l'assessore Donzella

L'Anas continua il vasto e complesso intervento di palificazione con l'obiettivo di concluderlo entro l'anno, o al massimo nel primo scorcio del 2025, e adesso tocca nuovamente al Comune fare la propria parte per la messa in sicurezza della "collina che frana", in località La Vesca, alla periferia orientale di Sanremo.

Urge, infatti, procedere alla progettazione del secondo (e ultimo) lotto della scogliera di contenimento del "piede" del versante afflitto da una storica e pesante instabilità (con due disastrosi episodi, il più grave un secolo fa e l'altro nel Dopoguerra), nonché del consolidamento del tratto di via Duca d'Aosta (la strada per Poggio) che confina con l'Aurelia e del drenaggio superficiale della scarpata a monte (le infiltrazioni nel terreno sono in gran parte responsabili del lento e costante movimento franoso, che era arrivato a uno "scivolamento" medio di 8 centimetri l'anno). 

Per questo blocco di opere, destinato a completare il delicato e costoso "salvataggio" dell'area, nella primavera del 2023 l'amministrazione di Palazzo Bellevue ha ottenuto formalmente (con decreto del Ministero dell'Interno)  un contributo di 3,8 milioni tramite i fondi Pnrr. Soldi da spendere senza troppi indugi, tanto che è fissata una "deadline" per la definizione dell'appalto. Entro l'8 gennaio prossimo dovrà avvenire almeno la pubblicazione del bando di gara, pena la revoca del finanziamento.

Da qui la decisione del servizio viabilità e sottosuolo, di cui è responsabile l'architetto Anna Ricci (nell'ambito del settore lavori pubblici, guidato dall'ingegnere Danilo Burastero), di ricorrere all'affidamento diretto della progettazione senza consultare più professionisti, in modo tale da accelerare i tempi, possibilità concessa restando sotto la soglia di 140 mila euro.

La scelta è caduta sull'ingegnere Roberto Pisano, con base a Vallecrosia, per un onorario di 120.627 euro. Che comprende la fattibilità tecnico-economica (Ptfe), la progettazione esecutiva e il coordinamento sicurezza.  L'impegno complessivo per il Comune ammonta a 153 mila euro, considerando il contributo obbligatorio Inarcassa (4.825 euro, pari al 4%) e l'Iva (27.599 euro, al 22%).

"E', in pratica, l'ultimo step dell'articolato intervento strategico per la messa in sicurezza di quel versante di territorio comunale - spiega l'assessore ai lavori pubblici Massimo Donzella - Un'opera molto complessa, che abbiamo fortemente voluto, sollecitando e coinvolgendo l'Anas e la Regione, per dare una risposta definitiva dopo un secolo in cui si sono registrati gravi cedimenti e recentemente segnali preoccupanti. Alla fine, la spesa globale si attesterà intorno ai 20 milioni (all'inizio si ipotizzavano 12/13 milioni, ndr), somma che rende ancora di più l'idea dello stato in cui si trovava l'area e quindi dell'importanza dei lavori. Il primo lotto della scogliera, del valore di 2,2 milioni, è in avanzata fase di realizzazione, mentre il drenaggio della scarpata a valle è già stato effettuato. L'Anas dovrebbe portare a termine la palificazione e gli interventi connessi, lungo un fronte di circa 180 metri, per fine 2024 o all'inizio del 2025. Ma, purtroppo, ben difficilmente sarà possibile rimuovere i semafori che, ormai da tempo, regolano il traffico a senso unico alternato, perché finita la parte a valle si dovrà procedere con quella a monte, quindi in via Duca d'Aosta compreso il rifacimento del muro di delimitazione con l'Aurelia (in quel tratto prende il nome di corso Mazzini). Tuttavia, valuteremo il da farsi procedendo per gradi".

Il cantiere Anas è stato attivato all'inizio del 2023, comportando anche la realizzazione di un by-pass per la sottostante pista ciclopedonale, il cui percorso tornerà alla normalità alla fine dei lavori di palificazione e di ricostruzione del muro di contenimento a valle. Rimane fuori, al momento, il rifacimento dell'accesso pedonale all'infrastruttura da corso Mazzini (molto utilizzato) minato da vistose crepe soprattutto ai lati della prima scalinata. "Se ne parlerà una volta terminata la messa in sicurezza globale di zona La Vesca", promette l'assessore.