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Attualità | 19 agosto 2024, 16:44

Parco Eolico, il "Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione" denuncia il progetto

"Pur essendo favorevoli all'energia verde, purché realizzata in modo sostenibile," - spiega Aleksandra Matikj, presidentessa dell'associazione - "abbiamo diverse perplessità riguardo questa azienda"

Parco Eolico, il "Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione" denuncia il progetto

Il "Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione" ha presentato oggi una denuncia ufficiale alla Procura della Repubblica riguardante il progetto del parco eolico Imperia Monti Moro e Guardiabella della società “18PIU' ENERGIA S.R.L.”

"Pur essendo favorevoli all'energia verde, purché realizzata in modo sostenibile," - spiega Aleksandra Matikj, presidentessa dell'associazione - "abbiamo diverse perplessità riguardo questa azienda. Pertanto, abbiamo richiesto alle autorità giudiziarie di effettuare tutti i controlli necessari. Ci lascia perplessi il fatto che un'azienda inattiva, con zero dipendenti, sedi in Romania e un bilancio in rosso di migliaia di euro, sia riuscita a sviluppare un progetto del valore di circa 70 mila euro in tre anni."

Come la Regione Liguria e tutti i sindaci dei Comuni coinvolti (Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, con accesso da San Lorenzo al Mare e Costarainera a Imperia), anche il Comitato si oppone alla costruzione delle 32 pale eoliche, ciascuna alta 210 metri e ancorata a 25 metri di profondità. La società “18PIU' ENERGIA S.R.L.” ha proposto il progetto al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, chiedendo il via libera ambientale.

Il Comitato esprime preoccupazione per i rischi legati alla possibile inaccessibilità degli elicotteri di soccorso in caso di incendi, che potrebbero essere aggravati dalla presenza delle pale eoliche. Inoltre, è stato sottolineato come tutte le pale siano dotate di motori elettrici e contengano prodotti petroliferi, aumentando il rischio di incendi.

Restano dubbi su come un progetto del genere sia stato presentato nonostante la presenza di mappe della LIPU, sviluppate in collaborazione con esperti internazionali, che identificano diverse zone di protezione speciale (ZPS) nell'area del progetto. Inoltre, il Comitato si interroga su come questa società abbia ottenuto permessi per tre anni senza autorizzazioni adeguate, in una zona sottoposta a molteplici vincoli.

Oggi si terrà un incontro con la società, ma il confronto con i cittadini sarà limitato a un numero ristretto di partecipanti. Il Comitato auspica che i rappresentanti locali non si lascino influenzare e rispettino la volontà dei cittadini, opponendosi a un progetto che rischia di devastare l'ambiente e la fauna locale, e che potrebbe avere impatti negativi sulla salute pubblica e sul turismo.

L'allarme sollevato dal progetto, reso noto ai cittadini e ai sindaci solo di recente, ha scatenato preoccupazioni per le modalità opache con cui è stato condotto e per i tempi stretti concessi dal Ministero per esprimere un parere, per di più in un periodo di ferie come quello di agosto.

Il Comitato ha chiesto alle autorità giudiziarie di sospendere temporaneamente il progetto per almeno un anno, in modo da consentire una valutazione più accurata e una risposta adeguata per la tutela dell'ambiente e della comunità.

Infine, il Comitato sottolinea che l'area scelta è soggetta a frane ed è caratterizzata da terrazze, rendendola inadatta a supportare la costruzione di pale eoliche di tali dimensioni. La speranza è che il progetto non venga realizzato, non per ostilità all'energia verde, ma perché eseguirlo in questo modo comporterebbe rischi significativi per l'ambiente, le persone e la fauna locale.

Redazione

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