Sono intervenuti già questa mattina, coordinati dal direttore dei lavori, gli operai che hanno allestito nelle scorse settimane il cantiere attorno al cosiddetto ‘Ecomostro’ di Portosole a Sanremo che, nella giornata di ieri, ha visto il ‘collasso’ di parte delle impalcature, in particolare un tratto del lato a Ovest della struttura.
Già nel pomeriggio di ieri il direttore dei lavori ha effettuato un sopralluogo per verificare la situazione e, tra oggi e domani inizieranno gli interventi per sistemare l’impalcatura parzialmente crollata. Secondo i primi riscontri non si sono registrati particolari danni alla struttura, che era sta collaudata per venti fino a 90 km/h e che è stata ancorata alla struttura.
A Sanremo le centraline hanno riscontrato ieri venti fino ad 80 km/h ma, vista la situazione che si è venuta a creare su tutta la costa, non è escluso che in alcune zone sia andato ben oltre. L’impalcatura non sarebbe potuta cadere in mare e, quindi, ha collassato verso l’interno, visti i tiranti presenti.
Il crollo di ieri conferma, purtroppo, una vera e propria maledizione per il cosiddetto ‘ecomostro’, una costruzione mai decollata che ha fatto collezione di critiche ed esposti e che, qualche mese fa, aveva visto finalmente porre la parola fine con l’accordo trovato tra il Comune e la ‘Reuben Brothers’, società proprietaria di Portosole.
Purtroppo, però, quando sembrava finalmente il momento della demolizione, è arrivato lo stop da parte ministeriale a Roma e il nuovo rinvio dei lavori. Al momento il tutto sembra rinviato alla metà di settembre, anche se la proprietà sta lavorando con i suoi legali alla ricerca di cavilli nella normativa per poter iniziare prima.
Il fermo arrivato da Roma è quanto meno strano, visto che esistono tutti gli accordi tra proprietà e comune (compresi i lavori a scomputo importanti per la città) e che da tempo è arrivato l’ok di Regione e Sovrintendenza. Ora c’è solo da augurarsi che dal Ministero possa arrivare l’ultima autorizzazione e che la demolizione possa iniziare.