Una nostra lettrice, turista da anni a Bordighera, ci ha inviato una ‘lettera aperta’ che ha fatto protocollare in comune per l’Amministrazione comunale e la cittadinanza della città delle Palme.
“Sono quella che si può definire – scrive Anna Proserpio - una turista affezionata e di lunga data di Bordighera. Da quando avevo pochi mesi ad oggi (è passato ormai mezzo secolo) frequento con assiduità questa cittadina. Questa premessa è importante per capire lo spirito con cui scrivo questa lettera, rivolgendomi all'Amministrazione Comunale e alla cittadinanza per segnalare una serie di problematiche che, soprattutto nell'ultimo quinquennio, hanno portato quella che poteva essere tranquillamente considerata la più signorile ed elegante delle località marittime della riviera di ponente a diventare una cittadina di periferia sporca e degradata. Ricordo, da bambina e da adolescente, una Bordighera piena di aiuole fiorite, perfettamente tenute da un discreto numero di giardinieri e netturbini comunali, con le strade pulite, tante spiagge pubbliche attrezzate e ben tenute. A distanza di anni, tutto ciò è rimasto un nostalgico ricordo”.
“Una delle prime battute d'arresto, che mi ha davvero fatto indignare, è stato il rifacimento della rotonda di Sant'Ampelio, cantiere durato anni ed anni. Tempi biblici per poi vedere realizzata una spianata a mio parere spoglia di vegetazione, senza alcuna personalità, un inno alla cementificazione. Ricordo con nostalgia la vista mozzafiato su tutta la costa fino a scorgere Montecarlo e oltre, che si godeva da quello che era il pavimento del vecchio casinò. Ora le strutture troppo ingombranti di uno stabilimento balneare e di un ristorante impediscono questa visuale, deturpando addirittura la scogliera con delle specie di palafitte di cattivo gusto. Mi domando come sia stato possibile progettare così male uno dei luoghi più belli e panoramici della città concedendo oltretutto l'occupazione selvaggia di spazi pubblici”.
“Venendo ad oggi, ogni giorno percorrendo le spiagge, il lungomare, la pineta, le vie del centro e delle zone più periferiche, parchetti e piazze, la nuova ciclabile, la zona di Sant'Ampelio, il porto mi tocca vedere ovunque sporcizia come se mi trovassi in una discarica a cielo aperto: sacchetti di patatine o altri alimenti, cartoni per pizza da asporto, bicchieri e cannucce di plastica, lattine e bottiglie di vetro, fazzoletti di carta usati, centinaia di mozziconi di sigarette accanto ad escrementi di cani (più numerosi ormai degli esseri umani a Bordighera). Molte volte mi sono portata da casa guanti e sacchetto della spazzatura e ho raccolto a titolo del tutto volontario quel che potevo, buttandolo nei cestini appositi, ad onor del vero collocati ogni dove. Potrei continuare l'elenco delle brutture, con altri esempi lampanti di incuria come uno dei tre cannoni storici nella pineta, transennato perché danneggiato e mai riparato, le buche nell'asfalto in varie vie, marciapiedi dissestati, erbacce ovunque. Eppure vedo ogni mattina i mezzi della cooperativa che si occupa della nettezza urbana girare per le strade e sul lungomare. D'estate, soprattutto, gli addetti passano già dalle prime ore del mattino. Evidentemente non basta e il servizio offerto è scadente. Con i miei occhi ho visto più volte alcuni operatori della cooperativa sopra citata passare più tempo al cellulare o in chiacchiere con i passanti che al lavoro per pulire”.
“Va detto che il livello di inciviltà e maleducazione di turisti e residenti di ogni età e sesso è cresciuto esponenzialmente ed occorrerebbe fare un corso accelerato di educazione al senso civico a tutti, in primis ai genitori perché lo trasmettessero ai figli. Di fronte a comportamenti barbari e che denotano un opportunismo ed egoismo cinici, la lotta parrebbe impari. È, tuttavia, preciso dovere di un'amministrazione comunale provvedere alla cura del bene pubblico, alla pulizia e al decoro dell'ambiente urbano e naturale. Bordighera ha un microclima unico, delle bellezze naturali invidiabili, degli scorci panoramici mozzafiato eppure l'incuria delle persone la sta trascinando al livello di una città del Terzo Mondo. Non mi soffermo sulla questione del rifacimento della pavimentazione e degli arredi del lungomare per fare spazio alla ciclabile perché sarebbe un altro capitolo lunghissimo e doloroso. Dico solo che chi ha fatto il progetto, a mio avviso, non ha minimamente osservato l'ambiente naturale ed antropico, il tipo di popolazione che abita il territorio e le sue esigenze (vedasi la scelta di togliere le panchine sotto gli alberi, rifugio alla calura implacabile soprattutto per tanti anziani e mamme con bambini piccoli)”.
“Ritengo che si debba e si possa fare qualcosa per invertire la rotta e restituire la città all'eleganza e alla bellezza di un tempo. Suggerisco di verificare l'efficienza del servizio della cooperativa a cui è assegnato l'appalto per la nettezza urbana e, se è il caso, rifare la gara d’appalto per scegliere un altro ente; di ripristinare nell'organico dei dipendenti comunali degli operatori ecologici addetti espressamente alla pulizia di strade, parchi, pineta, spiagge; di sollecitare i semplici cittadini ed i commercianti a tenere pulito lo spazio nei pressi delle rispettive case ed esercizi; di prevedere la disinfezione regolare di bidoni della spazzatura, aree pubbliche particolarmente affollate, sottopassi e spiagge; di mettere telecamere di sorveglianza, soprattutto nella pineta e nell'area di Sant'Ampelio, per cogliere in flagrante i tanti incivili che lasciano ovunque rifiuti o deturpano gli scogli così unici attorno alla chiesetta con scritte a caratteri cubitali fatte con lo spray; di intensificare, soprattutto nelle ore serali, la sorveglianza delle zone più frequentate impiegando i vigili urbani in organico al Comune di Bordighera. Potrei continuare l'elenco, ma lascio alle persone dotate di intelligenza, senso civico e buona volontà di trovare altre e migliori strade per fare in modo che a nessuno venisse più voglia di deturpare questa città e lo straordinario ambiente naturale in cui si colloca. Penso che un’amministrazione comunale e i cittadini non potrebbero che essere orgogliosi di custodire, conservare e amministrare bene un gioiello come Bordighera, che nella sua storia ha vantato la presenza di illustri ospiti del mondo della cultura e della scienza, che l’hanno eletta come loro patria d’adozione”.