Attualità - 14 agosto 2024, 09:48

Apricale, Archeonervia: "Masso altare sacrificale portato via dalla bomba d’acqua del 2020"

"E' un'ulteriore testimonianza incontrovertibile del cambiamento climatico provocato a distanza di millenni dalle attività umane"

"Un masso altare sacrificale dal peso stimabile in 2-3 tonnellate è stato portato via dalla bomba d’acqua che si è abbattuta nell'autunno del 2020 nell'alto corso del rio Merdanzo". Lo segnala Andrea Eremita di Archeonervia.

"Un masso altare sacrificale dal peso stimabile in 2-3 tonnellate con una grande vaschetta e il canaletto di scolo per il sangue da offrire alla Terra Madre indicato da una freccia sul quale veniva espletata la complessa liturgia del sacrificio portato via dalla bomba d’acqua che si è abbattuta modificando il letto del rio Merdanzo in seguito al violento nubifragio dell'autunno del 2020 che ha investito l’alta Val Nervia e la val Roya e fatto crollare la passerella a Ventimiglia" - sottolinea.

"Avvenimento catastrofico che impone un momento di riflessione: se il masso convertito in altare sacrificale dall’uomo presumibilmente in un periodo che si colloca nel IV - II millennio a. C. ha sopportato le avversità climatiche per oltre 5.000 anni fino ai nostri giorni per poi scomparire travolto da una bomba d’acqua, è un'ulteriore testimonianza incontrovertibile del cambiamento climatico provocato a distanza di millenni dalle attività umane" - mette in risalto.