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Attualità | 13 agosto 2024, 12:21

Balneari tra caos e bandi, Marco Scajola: "Serve intervento immediato del Governo", Oneglio (Fiba Liguria): "Non c'è chiarezza"

L'assessore regionale: "Apprezzo il lavoro svolto fin qui dal ministro Fitto, ma ora serve di più"

Balneari tra caos e bandi, Marco Scajola: "Serve intervento immediato del Governo", Oneglio (Fiba Liguria): "Non c'è chiarezza"

In attesa che anche a Sanremo si parta con i bandi per le concessioni degli stabilimenti balneari, gli imprenditori continuano la loro crociata contro il Governo e le istituzioni europee. Al 13 di agosto, sono troppe le incertezze che attanagliano gli imprenditori, a partire dalle prossime gare, che si preannunciano diverse per ogni comune.

"Auspichiamo che tutti i Comuni facciano dei bandi di gara il più omogenei possibile: sarebbe stato carino che il Governo avesse dato criteri omogenei per tutto il territorio nazionale," tuona il presidente della Fiba Liguria, Gianmarco Oneglio. "Visto che questo non è stato fatto, e il tempo stringe, ogni comune si attrezzerà come può".

Palla alle amministrazioni comunali quindi, anche se predisporre dei bandi in piena stagione estiva non è e non sarà facile: "Molte figure professionali sono in vacanza e questo aumenta il grado di difficoltà", prosegue Oneglio. "Trovo che sia scorretto che i Comuni debbano, ancora una volta, incaricarsi di risolvere questa situazione: occorre superare questa fase di stallo che va avanti da quasi vent'anni e occorre farlo subito".

A chiedere un pronto intervento da Roma è anche Marco Scajola. L'assessore regionale al Demanio marittimo e alla Tutela del Paesaggio comprende la preoccupazione degli imprenditori e ha sottolineato come, dal 2006, nessun Governo si sia mai "sufficientemente preoccupato della situazione". Col senno di poi, si è rivelato un errore, ad oggi, fatale: "In questa situazione di confusione," spiega Scajola, "l'Unione Europea non ha colpe né responsabilità. I nostri governi, dal 2006, hanno sottovalutato più volte il problema: non è mai stata affrontata la questione, e adesso ci ritroviamo in questa situazione."

Ed è proprio il Governo l'unica speranza, ad oggi, per gli imprenditori non solo liguri, ma di tutto il territorio nazionale. "Sto apprezzando il lavoro del ministro Fitto, il quale, con grande senso di responsabilità, sta affrontando una questione seria e difficile da gestire", prosegue Scajola, che poi entra nel merito della vicenda: "Ed è giusto che sia il Governo ad affrontare questa situazione. Le Regioni, negli anni, sono intervenute più volte sul tema, ma ogni norma presentata è stata poi impugnata e fatta successivamente decadere, in quanto la competenza del demanio è dello Stato. Nonostante le nostre richieste di confronti con Roma, questi non sono mai avvenuti, e francamente ci dispiace".

Secondo l'assessore della Regione Liguria, il lavoro svolto fin qui dai Comuni è stato fondamentale per evitare una fase di anarchia, ma dev'essere il Governo a mettere un freno a questa onda di incertezze che attanaglia i vari balneari: "Io auspico che il lavoro del ministro Fitto possa portare chiarezza in materia", conclude Scajola. "Serve un confronto diretto tra Roma e Bruxelles e subito dopo una norma nazionale che faccia chiarezza. Credo che sia normale che i Comuni si muovano liberamente in base alle proprie sensibilità, specie se mancano indicazioni nazionali, ma adesso occorre una guida nazionale. Noi Regioni siamo pronte a fare la nostra parte, anche se negli anni siamo state tenute da parte. Siamo molto vicini, specie come Regione Liguria, alle varie amministrazioni comunali e alle associazioni di categoria, con le quali abbiamo avuto costanti confronti. Quello che però voglio ribadire, a nome di tutte e 15 le regioni costiere italiane, è che serve un intervento immediato da parte del Governo".

Lunedì prossimo, l'assessore Scajola sarà atteso a un tavolo di confronto con il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, per affrontare ancora una volta l'argomento e ribadire al Governo che le Regioni continueranno a essere collaborative con tutte le parti chiamate in causa.

Andrea Musacchio

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