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Eventi | 12 agosto 2024, 08:35

Nuovo successo per la 'Sanremo Summer Symphony' ieri sera all'Auditorium 'Franco Alfano' (Foto)

Il primo capitolo ha visto come interprete e co-selezionatrice dei brani Vanessa Tagliabue Yorke

Nuovo successo per la 'Sanremo Summer Symphony' ieri sera all'Auditorium 'Franco Alfano' (Foto)

Dopo le emozioni della magica serata con il concerto di Ermal Meta in versione sinfonica, è proseguita ieri la 'Sanremo Summer Symphony', anche il viaggio della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo alla riscoperta del patrimonio musicale del Festival.

È di tre anni fa il primo capitolo di "Le più belle canzoni del Festival", una produzione originale tramite la quale la Fondazione rende omaggio ai grandi autori e interpreti che hanno partecipato alla kermesse canora più famosa d'Italia.

 

Il primo capitolo ha visto come interprete e co-selezionatrice dei brani Vanessa Tagliabue Yorke. Ne è nato nel 2022 il primo concerto con dodici canzoni che hanno fatto la storia del Festival. Il secondo capitolo - messo in scena nel 2023 - ha visto come interprete Olden. La scelta della canzoni in questo caso si è concentrata sui grandi autori. Brani di grande successo che hanno vinto il premio della critica ai Festival ai quali hanno partecipato, in grado ancora oggi di risvegliare ricordi e generare profonde emozioni nel pubblico. Il terzo capitolo - realizzato in collaborazione con il Club Tenco - andrà in scena oggi, domenica 11 agosto, e sarà dedicato a “I Cantautori del Festival”. Sul palco Sighanda, un'artista fuori dagli schemi che saprà stupire il pubblico dell’Auditorium Franco Alfano.

Sergio Secondiano Sacchi, storico direttore artistico del Club Tenco che ha curato il progetto racconta: "Sighanda è stata scelta perché è un grande talento vocale e ha avuto una grande esperienza in Francia con diverse orchestre. La serata guarda il cantautorato da un osservatorio diverso da quello tenchiano. Innanzitutto il termine cantautore va preso nel senso etimologico originale: è cantautore chi scrive ciò che canta, senza entrare nel merito artistico. Nella logica del Festival i cantautori possono essere presenti sia come semplici interpreti sia come semplici autori. Si cerca quindi di avere una panoramica delle diverse situazioni. Il campo d'indagine si limita, sostanzialmente, agli anni Sessanta, cioè al periodo pre-Tenco e a un repertorio scritto con immediate finalità commerciali".

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