Negli ambienti del centrodestra ligure sono sempre pronti a eludere ogni domanda in merito, ma a microfoni spenti esce qualche “chi, se non lui?”.
Il nome di Pietro Piciocchi è il primo nella lista dei papabili candidati alla presidenza di Regione Liguria per il centrodestra che punta a voltare pagina dopo la travagliata fine dell’esperienza Toti. Il vicesindaco di Genova, uomo del fare apprezzato sia dai partiti di governo, sia dalla società civile vicina a quell’area, sembra ormai destinato a ricoprire quel ruolo che Edoardo Rixi ha rifiutato.
Il viceministro alle Infrastrutture e uomo di punta della Lega ligure ha detto più volte “no”, respingendo anche gli ultimi tentativi dello stesso ex presidente Giovanni Toti.
Tramontata l’idea Carlo Bagnasco (Forza Italia) e archiviata come boutade la scelta tra i due Piana (Alessandro e Alessio) avanzata dalla Lega nei giorni scorsi, il cerchio attorno a Piciocchi sembra stringersi sempre di più.
Lo dimostrano anche i rumors arrivati nelle ultime ore dagli ambienti del centrodestra: manca l’unanimità, ma ormai sembra tutto fatto. La stragrande maggioranza sembra convergere sul vice di Bucci, ma c’è ancora una frangia che punterebbe su Ilaria Cavo, deputata di ‘Noi Moderati’ e coordinatrice regionale della ‘Lista Toti’, donna di chiara fede ‘arancione’ e pronta, quindi, a rappresentare la diretta continuità dell’esperienza Toti.
Minore, quindi poco influente, la compagine di chi ancora spera in una terza soluzione che sembra ormai più che tramontata all’orizzonte. Marco Scajola, totiano della prima ora, negli ultimi giorni ha incassato anche l’endorsement dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Grillo, ma il suo nome non sembra essere al momento il primo sull’agenda.
Escludendo scossoni difficili da ipotizzare, quindi, è molto probabile che dopo Ferragosto il centrodestra ligure faccia definitivamente all-in su Pietro Piciocchi dando così il via al testa a testa con Andrea Orlando, anche lui in attesa di investitura ma prossimo alla nomina ufficiale.
Nel centrosinistra manca solo il ‘via’ definitivo, atteso anche in questo caso a cavallo del 15. Resta da convincere il Movimento 5 Stelle, che non gradirebbe la convivenza con i renziani di Italia Viva e poi c’è da rimettere sulla retta via Azione e il suo leader Carlo Calenda che nei giorni scorsi non ha risparmiato accuse al partito Democratico facendo riferimenti alla presenza di rappresentanti del partito sulla barca di Spinelli.
Tasselli da sistemare in pieno agosto, periodo tradizionalmente di ‘remi in barca’, ma che vedrà il mondo della politica in fermento tra riunioni, incontri, vertici più o meno baricentrici.
Nel mondo del PD, in particolare, è stata esplicitata la richiesta di riunire anche i circoli sul territorio, per radunare le truppe e preparare il terreno alla corsa di Andrea Orlando, ormai vicinissimo all’investitura.