Uno sfogo in piena regola. Questa mattina il Comune di Taggia ha dovuto fare i conti con un tema molto delicato e spesso sottovalutato, ossia quello dei turisti (e a volte dei residenti) che lasciano nelle piazze o nelle vie pezzi di pane per sfamare i piccioni e, indirettamente, i topi. "Un chiaro esempio di maleducazione", lo ha ribattezzato il sindaco Conio, che ha voluto dire basta a questa "moda" che esplode ogni anno durante la stagione estiva.
"Posso dire che il responsabile, che ha forse agito con leggerezza, è stato avvisato: sfamare piccioni (e topi) si tratta infatti di un comportamento contrario al senso civico e soprattutto al nostro regolamento di Polizia Urbana", afferma il primo cittadino, stanco di questa situazione. "Altro tema sempre attuale? Le deiezioni canine lasciate in strada da padroni incivili e le minzioni canine non pulite. Anche in questo caso ci sono obblighi precisi nel nostro regolamento".
Conio, poi, lancia un messaggio a tutta la cittadinanza di Arma e di Taggia: "Voglio essere ben chiaro a tutti: finché non vi sarà collaborazione la città non potrà mai essere pulita quanto vorremmo tutti noi. Amministratori, uffici e operatori, lavorano quotidianamente per garantire decoro e pulizia".
Il sindaco lancia anche una frecciatina a chi, nelle scorse settimane, aveva accusato il Comune di non programmare a sufficienza i lavaggi e le pulizie delle strade e delle piazze: "Sono sincero e onesto affermando, senza timore di smentita, che non vi è mai stato negli ultimi anni un programma di lavaggi e di pulizia intenso quanto quello attuale. Ogni notte, a turno, le vie di Arma, Taggia e Levà, compreso i vicoli più piccoli, vengono lavate dagli operatori. Così le isole ecologiche. Ogni giorno vengono recuperati sacchi e rifiuti abbandonati. I nostri operatori spesso fanno molto di più del dovuto, andando a porre rimedio alla maleducazione di noi cittadini. Lo trovo ingiusto".
Il sindaco poi conclude: "Capite bene che se noi puliamo, ma subito dopo qualcuno sporca, non troveremo mai una soluzione definitiva. Pensare poi di poter controllare l’intero territorio comunale, 24 ore su 24, è oggettivamente impensabile".