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| 05 agosto 2024, 07:52

Nell'entroterra di Imperia sorgerà il primo parco eolico della Riviera dei Fiori

Trentadue aerogeneratori produrranno energia pari a 6,2 megawatt ciascuno; il progetto sotto esame del Via

Nell'entroterra di Imperia sorgerà il primo parco eolico della Riviera dei Fiori

Trentadue aerogeneratori di potenza ciascuno pari a 6,2 MW e aventi l’altezza al mozzo pari a 125 m e diametro rotore pari a 162 m. Sul territorio comunale di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, San Lorenzo al Mare e Costarainera nascerà il primo parco eolico della provincia di Imperia. Un progetto presentato dalla società 18PIUENERGIA di Breno, in provincia di Brescia che  attualmente é all'esame della Valutazione di impatto ambientale.

L’impianto è previsto al di sotto dei crinali montani che fanno riferimento al monte Guardiabella, monte Moro e monte Follia. Il progetto prevede la realizzazione di una sottostazione elettrica, con collocazione sul territorio comunale di Borgomaro, nei pressi dell’aerogeneratore 01 e delle relative opere di connessione che collegheranno il parco eolico alla sottostazione elettrica Terna di Albenga. Tra le opere progettate è previsto inoltre l’adeguamento viario, delle strade di accesso al sito in particolare dalla  frazione San Bartolomeo di Pieve di Teco fino al parco e la realizzazione della strada di accesso a Costarainera. In termini di impatti ambientali la componente maggiormente suscettibile all’intervento risulta essere quella paesaggistica in quanto il progetto prevede la modifica dell’orizzonte  delle aree interessate. 

Nel territorio oggetto della realizzazione del parco eolico è presente un impianto di estrazione minerario Cava Pian del Bue. L’inserimento del campo eolico è particolarmente agevolato dalla quasi assenza di antropizzazione, infatti l’area di influenza con raggio di 500m esclude quasi del tutto la presenza di fabbricati residenziali.

Oltre i 500m l’effetto dei generatori non è quasi udibile in quanto la distanza produce l’effetto di attenuazione al di sotto del rumore di fondo naturale. Oltre i 500m circa è probabile che altre fonti di rumore intervengano ad influenzare lo stato acustico dei luoghi oppure il la propagazione del rumore evolve verso l’attenuazione. 

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