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Cronaca | 02 agosto 2024, 12:46

Sanremo: scomparsa di Massimo Cotto, il ricordo e il cordoglio dell'Amministrazione comunale e della Fondazione Orchestra Sinfonica

Era profondamente legato a Sanremo anche dalla lunga amicizia con Vittorio De Scalzi con e per il quale aveva scritto "Una volta suonavo nei New Trolls"

Sanremo: scomparsa di Massimo Cotto, il ricordo e il cordoglio dell'Amministrazione comunale e della Fondazione Orchestra Sinfonica

“Faccio il conduttore radio e vivo di musica". Così, con semplicità e sempre con il sorriso, si raccontava Massimo Cotto. Amava molto anche la descrizione che suo figlio molti anni fa, nel cercare di spiegare la professione del padre a compagni e maestra, aveva dato: "papà parla alla radio".

Cotto non si è limitato a raccontare storie sulle frequenze di Virgin Radio. La sua passione per le parole e le storie lo hanno portato a dedicarsi al giornalismo e a intraprendere la carriera di scrittore. Ha pubblicato oltre 70 libri sulla musica e sulle personalità del rock spaziando dalle biografie di artisti leggendari a riflessioni personali sulla cultura musicale.  È stato anche un apprezzato docente in corsi di giornalismo e comunicazione musicale, condividendo la sua passione e competenza con le nuove generazioni.

Nel suo ultimo libro dedicato proprio al figlio e ai più giovani ("Il rock di padre in figl*", Gallucci Editore) scrive: "Di tutte le espressioni artistiche, la musica è la più immediata e potente. Come mi ha detto una volta Bruce Springsteen: «Per leggere un libro hai bisogno di almeno due giorni, per guardare un film almeno due ore, ma per ascoltare una canzone ti bastano tre minuti. Dammi solo tre minuti della tua vita e io te la cambierò».

Con tuo padre è andata esattamente così. Bruce Springsteen e il rock mi hanno cambiato la vita. Quella canzone (Thunder Road) durava un po' più di tre minuti (poco meno di cinque), ma per me è diventata più lunga e grande della vita stessa perché conteneva tutto quello che consideravo importante, qualcosa di meraviglioso, sconosciuto, famigliare. In quel brano, Thunder Road, c'era tutto quello che nemmeno sapevo esistesse, eppure era vivo, da qualche parte, dentro di me".

A riportare oggi queste parole il profilo social di Area Sanremo, il concorso della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo e del Comune di Sanremo che permette ogni anno ad alcuni artisti emergenti di provare a conquistare un posto per Il Festival della Canzone Italiana.

Nel corso degli anni, Massimo Cotto ha fatto parte della giuria della manifestazione, contribuendo a scoprire e promuovere nuovi talenti. A loro, che carichi di speranza portavano nella "Città della Musica" i loro sogni ricordava sempre l'importanza non del risultato ma del fare esperienza: "Vincere è una possibilità. Crescere sul palco è una certezza”.

Cotto ha ricoperto ruoli di rilievo in importanti eventi musicali. È stato conduttore di molti eventi e talk organizzati dal Club Tenco che questa mattina sui propri canali social ha condiviso parole cariche di affetto e gratitudine:

"Parole. Avevi sempre parole.

Ci hai dato del tempo per preparare anche le nostre per te ma in queste settimane noi abbiamo solo continuato a sperare.
E così di parole stamattina non ne abbiamo.
Solo un fiume di lacrime.
Massimo, amico nostro, grazie e ciao.
Ora è presto ma ti promettiamo che le tue parole e il tuo spirito rock continueranno a viaggiare con noi."

Era profondamente legato a Sanremo anche dalla lunga amicizia con Vittorio De Scalzi con e per il quale aveva scritto "Una volta suonavo nei New Trolls"

L'Amministrazione comunale e la Fondazione Orchestra Sinfonica si uniscono al dolore dei famigliari e degli amici.

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