Cronaca - 29 luglio 2024, 16:02

75 viaggi della speranza per 200 euro di compenso: smantellata una gang di passeur tra Italia e Francia

L'indagine ha visto la collaborazione delle polizie italiana e francese. Giovedì scorso le condanne a Nizza

Ben 75 viaggi della speranza, coordinati illegalmente da passeur, sono stati scoperti negli ultimi mesi dal lavoro della Polizia francese e da quella italiana di Frontiera, tra settembre 2023 e giugno scorso. Alla fine, sono stati identificati più di 130 viaggi Francia-Italia-Francia, soprattutto tra febbraio e maggio, per una remunerazione fino a 200 euro al giorno. persona per viaggio.

Il caso è scattato proprio grazie alle indagini della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, che ha scoperto una organizzazione strutturata che trasportava i migranti tra la città di confine e la regione di Nizza utilizzando auto e veicoli commerciali spesso immatricolati in ‘garage fantasma’.

Il 6 maggio scorso era stata istituita una squadra investigativa congiunta italo-francese, sotto l'egida delle procure di Nizza e Imperia. Pattuglie miste e sistemi di sorveglianza coordinati istituiti su entrambi i lati della frontiera hanno permesso di registrare diverse decine di attraversamenti di migranti nell'arco di poche settimane, con talvolta diversi viaggi di andata e ritorno di convogli di migranti nel corso della stessa notte.

Le indagini svolte hanno portato all'arresto, il 17 giugno, di cinque uomini, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, originari di Nizza e dintorni, alcuni già recentemente condannati e incarcerati per atti di favoreggiamento all'ingresso e alla circolazione irregolare di stranieri in Francia. Gli agenti hanno identificato il ‘capo’ della banda, un 29enne marocchino, Mohamed Hajaj. E’ già noto alle forze dell’ordine per reati legati sempre al traffico di migranti.

Ma c’era anche chi utilizzava un’auto ufficiale e che lavorava per ‘Uber’. Sembra si tratti di una persona in difficoltà finanziarie, che ha tentato di portare a casa più soldi, pur sapendo che si trattava di un reato. E’ un 30enne, anche lui magrebino, che viaggiava con un furgone e che, alla vista degli agenti è fuggito, lasciando all’interno 7 migranti in fuga. Così ha fatto un altro autista, un 20enne, che è stato scoperto grazie ai messaggi che si scambiava con il capo su Whatsapp. Il reato commesso gli costerà un lavoro che stava per intraprendere nel Principato di Monaco.

I tre sono stati giudicati giovedì scorso in tribunale a Nizza, che ha chiesto 7 anni carcere per il capo e 4 per gli altri due. Due sono stati condannati a 4 anni e il terzo se l’è cavata con tre anni di reclusione.