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Attualità | 25 luglio 2024, 10:43

La Confartigianato di Imperia illustra le agevolazioni per chi assume donne vittime di violenza

Non sono ammessi i contratti di lavoro domestico, ripartito e accessorio e i contratti di collaborazione coordinata a progetto o continuativa

La Confartigianato di Imperia illustra le agevolazioni per chi assume donne vittime di violenza

La Confartigianato di Imperia è a disposizione per fornire informazione sui contributi previsti per le assunzioni di donne vittime di violenza. La mancanza di indipendenza economica è spesso uno dei fattori che ostacola l’uscita da situazioni di violenza domestica. Dati alla mano:

- il 13,3% delle donne vittime di violenza vive in una casa propria;

- il 14,8% condivide la proprietà della casa con marito/partner;

- il 17,5% delle donne è economicamente indipendente;

- il 53% delle donne ha subito una qualche forma di violenza economica:

- il 22,6% dichiara di non avere accesso al reddito familiare

- il 19,1% non può usare i propri soldi liberamente

- il 17,6% afferma che le proprie spese sono controllate dal partner

- il 16,9% non conosce l’entità del reddito familiare;

- il 10,8% non può lavorare o trovare un impiego.

Per rispondere a queste difficoltà, Regione Liguria ritiene importante supportare l’inserimento o il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere certificati dai servizi sociali del comune di residenza e/o dai centri antiviolenza.

Gli incentivi sono riconosciuti per le assunzioni avviate a partire dal 01/01/2022 e ogni donna potrà beneficiare della misura solo in relazione ad un unico progetto.

Le tipologie contrattuali ammesse agli incentivi sono le seguenti:

- contratto a tempo indeterminato, anche somministrazione;

- contratto a tempo determinato, anche somministrazione, con durata minima iniziale prevista pari o superiore a 3 mesi. È possibile usufruire di un ulteriore beneficio oltre a quello riconosciuto per un periodo massimo di 12 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato;

- tirocinio, con durata inizialmente prevista di pari o superiore a 3 mesi. È possibile usufruire di un ulteriore beneficio oltre a quello riconosciuto per un periodo massimo di 12 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato.

Non sono ammessi i contratti di lavoro domestico, ripartito e accessorio e i contratti di collaborazione coordinata a progetto o continuativa.

Il contributo è fino a 900 euro per i contratti a tempo determinato di 3 mesi, fino a 2.000 euro per quelli da 3 a 6 mesi, fino a 4.000 euro per quelli da 6 a 12 mesi ed infine di 6.000 euro per i full time indeterminati. In caso di attivazione di contratto part-time, per il quale è previsto un impegno orario settimanale pari ad almeno 12 ore di lavoro, l’indennità è ridotta alla metà.

In caso di tirocini, gli importi sono di 300 per le durate fino a 3 mesi, fino a 800 per quelle tra 3 e 6 mesi e fino a 1.600 euro per tirocini da 6 a 12 mesi. Salvo casi di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo oggettivo, o di risoluzione del rapporto di lavoro da parte della donna o a lei imputabili, il titolare deve garantire l’impegno del rapporto di lavoro concordato pena la revoca del contributo.

Per avere maggiori informazioni, puoi rivolgerti al referente Confartigianato presso il quale gestisci la tua azienda. Qualora non fosse così, puoi chiedere un preventivo inviando una mail all’indirizzo  ufficiopaghe@confartigianatoimperia.it

Redazione

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