In quello che si prepara ad essere uno dei Consigli comunali più caldi degli ultimi mesi, Taggia si appresta a discutere delle ottemperanze messe a punto dall'amministrazione comunale relative alle prescrizioni del provvedimento di Valutazione Ambientale Strategica inerenti al nuovo ospedale unico del Ponente Ligure, il quale, come noto, sorgerà nell’area nord retrostante la stazione ferroviaria e avrà a disposizione 618 posti letto.
Dopo una serie di lavori, nella serata di domani potrebbe arrivare l'okay per vedere l'avvio della progettazione preliminare e definitiva e poi, di conseguenza, della gara d'appalto europea per affidare i lavori. A quel punto, ipotizzando che la procedura si chiuda senza intoppi, il cantiere potrebbe iniziare tra il 2025 e il 2026, con un tempo necessario per arrivare ad un ipotetico taglio nastro dopo almeno 4 o 5 anni.
"Domani si conclude un percorso iniziato a fine 2023 e che ha visto l'amministrazione, in sinergia con Regione Liguria e Asl 1, introdurre nuovi aggiustamenti per soddisfare tutti gli elementi previsti in fase di Valutazione Ambientale Strategica", anticipa il sindaco Mario Conio. "Pertanto domani sera presenteremo in Consiglio la scheda definitiva".
Se l'amministrazione si prepara a dare definitivamente una svolta sullo stato attuale del progetto, la minoranza continua a chiedere alla giunta informazioni riguardo alle opere di compensazione del progetto: "Incomprensibile che il Comune non abbia aperto un tavolo con i vari organi per discutere quali saranno le misure di compensazione del nuovo ospedale", tuona il consigliere di minoranza Gabriele Cascino. "Ad oggi al Comune di Taggia non è stato promesso niente e dall'altra parte non è stato fatto nulla per ottenere in cambio di questo progetto da 400 milioni di euro una misura di compensazione. Per me questo è inconcepibile. Abbiamo bisogno di opere pubbliche di un certo valore, eppure, ad oggi, tutto tace. Tutte le operazioni previste che verranno fatte sono collegate all'ospedale, sono tutte cose ordinarie. Si può e si deve chiedere di più".