Due giorni dedicati alla ricerca della felicità con l’aiuto delle parole di Epicuro: anche quest’anno il Festival Epicureo di Senigallia porta in spiaggia la filosofia, non solo come affascinante oggetto di ricerca per gli accademici, ma anche come stile di vita sulla strada della ricerca della felicità, rifuggendo il dolore.
Quattordici interventi con relatori di spicco sulla scena accademica internazionale, ma anche stand up comedian, artisti, pittori e semplicemente appassionati, accompagneranno il pubblico alla prestigiosa Rotonda a Mare, nelle giornate di martedì 16 luglio e mercoledì 17 luglio.
La giornata di martedì 16 sarà dedicata ad un “Epicuro Pop”: dalle 17.30 alle 20 si terranno una serie di incontri, tutti ad ingresso libero, dedicati alla felicità, all’amicizia, ma anche al ricordo. Il primo a prendere la parola, infatti, sarà Jürgen Hammerstaedt, dell’università di Colonia, che ricorderà David Konstan, professore di lettere classiche e noto ricercatore americano.
Federica Dolcemascolo, invece, premiata con la Menzione speciale al Premio Netoip, terrà un intervento dal titolo “Amicizia e comunità filosofica: la prospettiva epicurea dal IV al I sec. a.C.”; un tema che verrà ripreso anche da Christos Yapijakis, del Giardino Epicureo di Atene, che terrà un intervento dal titolo “Ricerca della felicità, diritto dell’Uomo: un concetto epicureo”.
A seguire, Massimiliano Capalbo, del Giardino Epicureo di Montauro, porterà Epicuro nella contemporaneità con l’intervento “Il giardino Epicureo, un’oasi per fermare la desertificazione ambientale, sociale e culturale”. L’epicureo Gianluca Esposito mostrerà come è possibile rendere quotidiana la filosofia epicurea con l’intervento “Epicuro pop up, l’insegnamento di Epicuro ci rende felici oggi, anche senza conoscerlo”.
A chiudere la prima parte della prima giornata saranno il pittore Massimo Nesti e il fumettista Davide Baldoni che presenteranno le loro opere, a testimonianza che l’epicureismo è vivo e ci parla anche attraverso l’arte contemporanea.
Alle 21 si riprende con l’intervento del poeta Milo De Angelis, “Lucrezio tra saggezza e uragano” con le letture di Viviana Nicodemo.
Chiuderà la giornata con una risata lo stand up comedian Pippo Ricciardi con lo spettacolo “Edonismo e presa bene” che evidenzierà come la risata e l’ironia siano ingredienti fondamentali della felicità epicurea.
La seconda giornata sarà più accademica e ci accompagnerà in un viaggio tra i papiri carbonizzati di Ercolano, per vedere l’invisibile tesoro nascosto tra le loro pieghe.
Alle 17.30 aprirà nuovamente la serata Jürgen Hammerstaedt, che presenterà il del premio Netoip, dedicato alle migliori tesi di laurea su Epicuro, per poi lasciare spazio ai due vincitori, il secondo classificato Leonardo Galli terrà un intervento dal titolo “Scienza e meraviglia in Lucrezio: un rapporto conflittuale”, mentre il primo classificato Wim Nijs, interverrà sul tema “Raro come la fenice o comune come un maiale? Le caratteristiche del sapiente epicureo nell’etica di Filodemo”.
Gianluca Del Mastro, dell’università della Campania, introdurrà il tema dei papiri di Ercolano nell’intervento ”Vedere l’Invisibile: dalla filosofia epicurea al compito dello studioso”; a concludere la prima parte della serata, alle 20, prenderà la parola Claudio Vergara, dell’università di Napoli Federico II, che si occuperà di progresso scientifico e ricerca, nell’intervento “Una sfida nel tempo: lo svolgimento e la lettura dei papiri ercolanesi prima della rivoluzione digitale”.
Il festival si conclude con due interventi nell’ultimo turno, dalle 21 alle 23: Marzia D’Angelo, dell’università di Napoli Federico II, che si concentrerà sull’importanza della ricerca dei papiri di Ercolano, con l’intervento “Vedere ricostruendo: rimettere insieme ciò che il fuoco e il tempo hanno provato a distruggere”, e Federica Nicolardi, dell’università di Napoli Federico II, che andrà si occuperà di ciò che ancora manca da scoprire dei papiri ercolanesi con l’intervento “L’invisibile svelato: la Vesuvius Challenge e la lettura dei papiri non aperti”.
Si tratta quindi di un’esperienza immersiva tanto in una nuova visione della vita, tanto come oggetto di ricerca continua nelle università, quanto come spunto di riflessione per la quotidiana felicità.