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Coldiretti Informa | 10 luglio 2024, 12:45

Stamattina la manifestazione no cinghiali di Coldiretti: “Richiesto un piano straordinario alla Regione”

Centinaia di agricoltori e cittadini in Piazza de Ferrari per la mobilitazione

Stamattina la manifestazione no cinghiali di Coldiretti: “Richiesto un piano straordinario alla Regione”

Si è tenuta stamattina la manifestazione indetta da Coldiretti Liguria per chiedere un Piano Straordinario alla Regione per quanto riguarda il problema della fauna selvatica, nello specifico dei cinghiali, ormai fuori controllo su tutte le province, da levante a ponente.

Ai numerosi agricoltori si sono aggiunte anche le voci dei cittadini, che lamentano problematiche relative a ingombro di cinghiali nelle vie pedonali della città, nelle spiagge e sulle strade che percorrono gli automobilisti. Una piaga, questa, che c’è chi ha pagato con la vita. Nello specifico, secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS, a livello nazionale nel 2023 ci sono stati 193 incidenti gravi da animali che hanno causato 11 morti e 232 feriti, di cui ben 170 con animali selvatici, tra cui cinghiali. “Al di là del numero, dipende che storia abbiamo intenzione di raccontare qui oggi,” hanno spiegato Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale “non si può negare che questa sia una piaga non solo per l’agricoltura, ma per l’intera società”. A tal proposito, è stata letta pubblicamente la lettera che ha inviato Giacinto Picozza, Presidente dell’Associazione Vittime della Strada, per ricordare che “ogni sinistro non è solo un numero, ma una storia di sofferenza, di vite sconvolte e, purtroppo, talvolta spezzate.”

Durante la manifestazione hanno preso parola anche tutti i membri di giunta regionale di Coldiretti, con i Direttori delle Province e alcune importanti testimonianze degli imprenditori che hanno subito particolari danni. Si è ribadito come la conta dei danni da cinghiali alle produzioni agricole, ogni anno, generi una perdita in termini reddituali di rilevanti proporzioni che, soprattutto in determinati areali di tutte le province liguri, mettono a rischio la continuità dell’attività produttiva.

“Quello che abbiamo chiesto oggi a gran voce al Vice Presidente Piana è di stabilire un Piano Straordinario regionale che preveda che si amplino le tipologie di soggetti che possono essere chiamati a intervenire a supporto del proprietario o conduttore del fondo a difesa del terreno agricolo”.  Ma non solo: ad oggi, pur essendo normata l’autodifesa, come peraltro dalla scrivente Coldiretti Liguria auspicato e più volte richiesto, le procedure attuative non consentono la tempestività di intervento. “Se io agricoltore ho un cinghiale che mi devasta il campo, non posso aspettare quindici giorni prima di un intervento. Così facendo il mio raccolto muore e non rimane più niente da salvare.” Procedure più snelle, dunque, e possibilità di intervento anche in aree protette.

“Chiediamo quindi che si possa ampliare il numero di soggetti che possono effettuare l’attività di depopolamento. Lo strumento invece delle guardie venatorie volontarie,” hanno concluso, “riteniamo possa essere utile a supporto di tale attività, e dunque ne va promossa e incentivata la formazione, con la creazione di corsi ad hoc che ne consentano la relativa abilitazione.

Si è parlato poi di Peste Suina Africana, che proprio in Liguria ha raggiunto il picco italiano: Genova è ad oggi la provincia in Italia con il maggior numero di ritrovamenti di capi infetti, con ben 812 capi rilevati al 30 giugno 2024; stesso primato negativo spetta alla conta regionale, che con 975 capi infetti ritrovati sui 2.340 rilevati a livello nazionale, si aggiudica la coccarda come peggior regione italiana. (fonte: Bollettino epidemiologico nazionale).

Nel crescendo della manifestazione, il Vice Presidente Piana, anche Assessore all’Agricoltura, ha raggiunto il palco dichiarandosi pronto a un’ulteriore collaborazione, dichiarando che si attiverà mper portare avanti le istanze ricevute ai fini di affrontare in giunta le richieste di Coldiretti e implementare il piano di abbattimenti. Coldiretti si è infine detta pronta a continuare a collaborare con l’Amministrazione anche dal punto di vista tecnico, per arrivare nei tempi più rapidi possibili alla deliberazione regionale di un Piano Straordinario che consenta di raggiungere un risultato indispensabile: diminuire il numero di cinghiali che devastano il nostro territorio.

C.S.

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