Eventi - 08 luglio 2024, 07:02

Bordighera: dopo quella ai giardini Monet con l'Accademia Balbo al via la mostra di Mario Verdiani

Da sabato prossimo alla galleria di via Lamboglia

Chiusa una mostra, ne apre un’altra: l'Accademia Balbo ha appena concluso (sabato scorso) ‘Sulle tracce del reale’ ai Giardini Monet di Bordighera, con l'ormai solito grande sostegno di pubblico che già da 7 anni segue la rassegna estiva di arti plastiche e musica. Ma già comincia la prossima targata ‘Accademia Balbo’.

Sabato prossimo alle 18 scatta la mostra personale dell'artista ceramista Mario Verdiani, alla Galleria dell'Accademia in via Lamboglia 3, sempre a Bordighera. ‘E' tutto un'illusione’, questo il titolo della mostra, poichè il fil rouge dell’esposizione è l’illusione, indotta oppure autoprodotta.

“Sei convinto di essere qualcuno o qualcosa – spiega Verdiani - ma cause fisiche o morali te lo impediscono. L’illusione di Alice che precipita in un mondo di favola, che favola non è. Le illusioni delle falsità e dei territori inesistenti”. Alcuni lavori, oltre ai personaggi di ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’, sono ispirati da canzoni. La mostra sarà aperta dal 14 al 21 luglio, tutti i giorni dalle 17 alle 20.

Mario Verdiani: nato a Bornago (Milano) nel 1946, frequenta la scuola Steineriana del capoluogo. Trasferitosi al seguito della famiglia a Sanremo inizia, sulla scia degli insegnamenti ricevuti, ad entrare nel mondo dell’arte. Pur lavorando presso lo studio d’Arte Klipper specializzato in riproduzioni di dipinti a soggetto nautico, continua la sua ricerca cromatica e strutturale. La base è il reticolo, la gabbia che ci impedisce ciò che si vorrebbe essere. In seguito rileva uno studio a Bussana Vecchia dove crea ‘sculture da indossare’ in bronzo utilizzando il metodo della cera persa. Dopo alcuni anni apre uno studio a Bordighera. Dopo un’esposizione al ‘Circolo degli artisti’ di Albissola Marina si dedica all’arte della ceramica. I suoi lavori possono essere ironici, tragici, ludici, talvolta onirici. Parte da schizzi preliminari per poi procedere con l’automatismo del gesto andando alla deriva: "solo alla fine si vedrà ciò che l’inconscio ha elaborato" dice Verdiani. Vive e lavora a Sanremo.