“Provo stupore per le dichiarazioni di Salesi dalle quali si apprende che lasciare libertà di coscienza agli elettori al ballottaggio equivalga a dichiararsi di destra. L’esponente PD sembra intendere che i voti degli elettori possano essere indirizzati in blocco (bufala smentita dai numeri del ballottaggio, dove Rolando ha perso anche a causa di circa 700 preferenze ‘mancanti’ rispetto al primo turno) logica che ricorda il malcostume dei pacchetti di voti che pensavo fossero più frequenti a destra, ma che il PD evidentemente non disdegna”.
Interviene in questo modo Lorenzo Trucco, Coordinatore provinciale Movimento 5 Stelle, rispondendo al segretario sanremese del PD, Gianni Salesi. “La verità – prosegue - è che con la percentuale ottenuta al primo turno il PD non avrebbe neppure preso posto in consiglio comunale in opposizione e tutto il frenetico lavoro di alleanza col candidato civico ha invece avuto il primario obiettivo, raggiunto, di ribaltare la situazione e tornare ad amministrare nonostante Mager e Rolando fossero, a loro detta ‘facce della stessa medaglia’. Le alleanze però sono più trasparenti quando sono fatte prima del voto, e a tal proposito ricordo un PD famelico di coalizioni a settembre 2023 e molto indispettito quando il Movimento 5 Stelle non gli ha concesso ‘carta bianca’ a differenza di Progetto Comune, che invece si è fidato ciecamente della proposta ma al ballottaggio ha deciso come il M5S di lasciare libertà di coscienza: anche loro sono di destra? Oppure Salesi intende adottare due pesi e due misure a seconda del livello di fedeltà?”
“Insomma – termina Trucco - un bel silenzio non fu mai scritto da parte dei vertici locali del PD che si dimostra già insofferente per le critiche piovute da più parti - anche da sinistra, non soltanto dal M5S - per le modalità del patto con Mager. Restiamo in attesa delle prossime nomine e, soprattutto, dei ‘fatti’ di questa neonata amministrazione dai grandi intenti programmatici: l’esordio non promette bene”.