Politica - 05 luglio 2024, 16:37

Ventimiglia: rigenerazione urbana, Scullino "Quattro interventi determinanti per il rilancio della città"

“Dobbiamo insieme pensare al futuro di Ventimiglia e non perdere altro tempo prezioso, che potrebbe provocare la rinuncia definitiva degli investitori internazionali e soprattutto quelli privati”

“Sono rimasti quattro gli interventi possibili di rigenerazione urbana determinanti per il rilancio e lo sviluppo della città e uno di questi, è sicuramente il risanamento del ‘fronte mare’, con la costruzione di residenze di prestigio e attività commerciali, turistiche ed alberghiere”.

Interviene in questo modo l’ex sindaco di Ventimiglia ed attuale Consigliere di opposizione Gaetano Scullino, dopo la presentazione della mozione (a firma sua e di tutta la minoranza). “Sicuramente cambierà l’estetica di una zona veramente degradata – prosegue Scullino - con importanti ricadute occupazionali per 150 circa nuovi posti di lavoro più l’indotto, e un investimento privato da 250 milioni di ieri. Il secondo è il recupero totale delle ex officina ferroviaria del Campasso, dove il privato propone di  costruire una scuola internazionale per 150 studenti, un centro congressi e una ampia zona verde e giardini, con  giochi, piscina, campi di tennis e di padel. Anche questo intervento è collegamento al fronte mare, per affrontare e risolvere un grave problema di totale abbandono e degrado di tutta la zona (quattro ettari), che è inaccettabile”.

“Gli altri due importantissimi sono – va avanti Scullino - la oramai indispensabile galleria Ventimiglia-Camporosso  dell’Aurelia Bis, per risolvere definitivamente il grave problema di viabilità e sicurezza in città. In ultimo l’oramai  famoso, in senso negativo, Parco Roya con la sua messa in sicurezza e il rilancio-vendita di 35 ettari di terreno,  dove oggi si possono  realizzare 250.000 metri quadri di costruzioni, attività commerciali, artigianali e industriali e con un sicuro ritorno occupazionale di almeno 1.000 nuovi posti di lavoro”.

“Dobbiamo insieme pensare al futuro di Ventimiglia – termina Gaetano Scullino - e non perdere altro tempo prezioso, che potrebbe provocare la rinuncia definitiva degli investitori internazionali e soprattutto quelli privati”.