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Attualità | 02 luglio 2024, 09:26

Florovivaismo, Coldiretti: "Bene la legge delega, ora il governo acceleri l'approvazione"

Passo fondamentale per un settore che da solo muove, a livello produttivo, oltre 430 milioni di euro di valore”

Florovivaismo, Coldiretti: "Bene la legge delega, ora il governo acceleri l'approvazione"

Il comparto produttivo maggiore dell’agricoltura ligure vede aprirsi una nuova via grazie alla legge delega sul florovivaismo, un importante punto di partenza per sostenere il settore superando le criticità legate ai mercati globali e alla concorrenza sleale e sviluppando percorsi di filiera che facciano leva sulla multifunzionalità. Con 96 sì, nessuno contrario, e 23 astenuti, il Senato approva ufficialmente il ddl delega su florovivaismo.

La Liguria, regina dei fiori, può dunque finalmente fare riferimento a un ddl per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico. Passo fondamentale per un settore che da solo muove, a livello produttivo, oltre 430 milioni di euro di valore,” commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. “Ora è importante che il Governo emani in tempi brevi i decreti attuativi per dare al settore e alla filiera florovivaistica un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità”.

Il florovivaismo italiano, con un fatturato di oltre 3 miliardi, 1,2 miliardi di export e una occupazione complessiva, compreso l’indotto, di 200.000 persone, è uno dei settori di punta del Made in Italy. Oltre questo, in Liguria il comparto è trainante: oltre 1 fiore su 3 proviene dalla piana di Albenga o dalle terre sanremesi.

“Stiamo vivendo un momento difficile a causa delle importazioni selvagge basate su una concorrenza sleale, dell’impennata dei costi di produzione e dei fenomeni meteo avversi,” spiegano Rivarossa e Boeri. “Questo ddl era fondamentare per poter dotare il settore di un quadro normativo adeguato e in grado di supportare al meglio le imprese. Si darà impulso alla ricerca, all’innovazione e la collaborazione tra stato e regioni dovrebbe riuscire a velocizzare i processi di sviluppo di settore”. Proseguono: “Adesso, aspettiamo al più presto i decreti del Governo, al quale chiediamo di essere celere: i mercati e le sfide che il settore floricolo avrà davanti nelle prossime stagioni non faranno sconti a nessuno e il nostro settore non può rischiare di giungervi impreparato”.

Anche dalla piana di Albenga la voce degli imprenditori agricoli si unisce al coro e chiede celerità da parte del Governo. Il florovivaismo è anche l’espressione di un’agricoltura multifunzionale e la revisione normativa del settore dovrà far leva sulla filiera, definendo un quadro normativo che spazia dalla disciplina delle attività agricole coltivazione, commercializzazione e promozione alle attività di tipo industriale e di servizio. “Ricordiamo l’impatto di questo settore sull’economia ligure,” concludono Boeri e Rivarossa: “Il florovivaismo rappresenta il comparto produttivo più significativo dell'agricoltura ligure con circa il 70% della Produzione Lorda Vendibile (PLV) della Liguria e il 60% degli addetti dell’agricoltura a livello regionale.”

Redazione

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