Attualità - 01 luglio 2024, 12:02

Mare inquinato, ecco il report di Legambiente: maglia nera a Sanremo, Santo Stefano e Ventimiglia

Quasi il 50% dei campioni raccolti lungo le coste della Liguria è risultato fuori dai limiti di legge. Nell'Imperiese si "salvano" solo Arma di Taggia, la foce del Nervia, e Diano Marina

Dei 23 punti campionati lungo le coste della Liguria dai volontari e dalle volontarie di Legambiente, 11 sono risultati fortemente inquinato o inquinato. Questi, in sintesi, i dati resi noti questa mattina da Goletta Verde di Legambiente durante la conferenza stampa che si è tenuta a Genova alla presenza di Federica Barbera, Portavoce di Goletta Verde, Stefano Bigliazzi, Presidente di Legambiente Liguria, Michele Solari di Barchelettrichesrl, Claudio Oliva, Direttore Genova Blue District, Davide D’Arena, Coordinatore monitoraggio balneazione Arpal, Maurizio Arcidiacono, responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest, e Federico Borromeo, Direttore di Legambiente Liguria.

23 punti in totale, distribuiti lungo le province di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, 10 i campioni presi in foce di fiumi e canali, 13 quelli prelevati a mare. Degli 11 campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori sul territorio, a 6 è stato assegnato il giudizio di inquinato, a 5 quello difortemente inquinato, come stabilito da Legambiente per i campioni che superano più del doppio i limiti normativi.

“I dati del monitoraggio di Goletta Verde in Liguria evidenziano ancora una volta le difficoltà del nostro Paese in merito alla depurazione delle acque – dichiara Federica Barbera, Portavoce di Goletta Verde. Ci preoccupa il campionamento fatto a Monterosso a Mare e che è risultato fortemente inquinato, e ci auguriamo che, un territorio così virtuoso come quello delle Cinque Terre, lavori per trovare le cause di questo risultato e metta in campo gli interventi necessari. Non dimentichiamo che sono 4 le procedure di infrazione che pesano sull’Italia per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue; l’ultima è ancora in fase di istruttoria, le prime tre sono già sfociate in sentenza di condanna e in particolare la prima, risalente al 2004, è giunta fino alla sanzione pecuniare. Dal punto di vista economico, il nostro Paese l’Italia ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro.

“Come ormai succede da anni i risultati dei campionamenti alle foci dei fiumi liguri evidenziano delle criticità costanti nel sistema di depurazione delle acque – dichiara Stefano Bigliazzi, Presidente di Legambiente Liguria. Il problema è da risolvere a monte: efficientare il sistema di depurazione per far sì che si risolvano queste criticità. Bisogna inoltre segnalare meglio, con cartelloni appositi, il divieto di balneazione nelle foci, perché anche durante i nostri campionamenti abbiamo visto moltissimi cittadini farsi il bagno in acque che dovrebbero essere interdette alla balneazione, e questo è un rischio per la salute delle persone”. 

Goletta Verde nel corso della sua tappa in Liguria ha anche organizzato un blitz davanti all’isola Palmaria esponendo in navigazione lo striscione “Giù le mani dalla Palmaria”. Basta cemento, basta speculazioni. L’isola di Palmaria ha bisogno di un modello che metta al centro le sue vocazioni ambientali, storiche e culturali”.

 Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde

I campionamenti di Goletta Verde non si vogliono sostituire ai dati ufficiali sulla balneabilità ma vanno ad integrare il lavoro svolto dalle autorità competenti. Se, infatti, i dati di Arpa sono gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa a seguito di ripetute analisi nel periodo estivo, le analisi di Goletta Verde hanno invece un altro obiettivo che è quello di andare ad individuare le criticità dovute ad una cattiva o assente depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, i principali veicoli con cui questo tipo di inquinamento arriva in mare. 

I campionamenti nelle coste liguri sono stati effettuati dal 17 al 19 giugno 2024.

In provincia di Imperia sono 6 i punti di prelievo. Il campione preso alla foce del torrente Santa Caterina nel comune di Santo Stefano al Mare è risultato "Fortemente inquinato". Inquinati quelli prelevati a Ventimiglia presso la foce del fiume Roja e a Sanremo la spiaggia fronte torrente San Romolo. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del torrente Nervia, ad Arma di Taggia la foce del torrente Argentina e a Diano Marina la foce del torrente San Pietro.

5 i prelievi effettuati in provincia di Savona: fuori dai limiti i punti alla foce del torrente Maremola, a Pietra Ligure,che è risultato fortemente inquinato, il campione preso alla foce del fiume Centa di Albenga e quello presso la foce del fiume Pora a Finale Ligure sono risultati entrambi inquinati. Entro i limiti il campione preso a mare, presso la foce del canale sul lungomare Diaz 161 di Ceriale e quello presso la foce del torrente Quiliano, sempre a Finale Ligure.

 

In provincia di Genova sono 6 i campioni prelevati, di questi sono fuori dai limiti quello alla foce del torrente Nerviche è risultato inquinato, fortemente inquinati i punti amare presso Rio San Siro a Santa Margherita Ligure e presso la foce del torrente Entella, a Lavagna. Entro i limiti il prelievo presso il molo Sbolgi a Bogliasco, quello a mare presso il torrente Recco, a Recco, e sempre a mare in corrispondenza del torrente Petronio, a Riva Trigoso.

 

Infine, sono 6 i punti prelevati nella provincia della Spezia. Fortemente inquinato il campione prelevato nel canale che passa sotto Piazza Garibaldi a Monterosso a Mare, che sfocia a mare, e invece è risultato inquinato il campione preso a mare, presso lo scarico sotto al belvedere a Manarola, Riomaggiore. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del canale sotto le scalette sulla spiaggia della Venere Azzura a Lerici, il mare all’altezza del triangolo storico di Marinella di Sarzana, alla spiaggia Fiumaretta ad Ameglia e il campione prelevato alla foce del Rio Corniglia a Vernazza.

 

 

La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Liguria sono ancora 9 gli agglomerati in procedura di infrazione (Andora, Diano Marina, Alassio, Albenga, Arenzano, Sestri Levante, Lavagna, Rapallo e Riva Trigoso) con un carico complessivo generato pari a 240.700 abitanti equivalenti.

 

Redazione