Economia - 30 giugno 2024, 10:06

La cannabis legale dell'erba proibita: tutto quello che devi sapere

Negli ultimi anni, il dibattito sulla cannabis è cambiato drasticamente. Quello che una volta era considerato un tabù e una sostanza strettamente proibita, oggi è al centro di discussioni politiche e sociali.

Negli ultimi anni, il dibattito sulla cannabis è cambiato drasticamente. Quello che una volta era considerato un tabù e una sostanza strettamente proibita, oggi è al centro di discussioni politiche e sociali. In particolare, l'attenzione si è concentrata sulla cannabis legale dell'erba proibita, un argomento che suscita curiosità, domande e, inevitabilmente, controversie. Ma cosa significa esattamente "cannabis legale"? E quali sono le implicazioni di questa trasformazione?

La storia della cannabis, da proibita a legale

La cannabis ha una lunga storia che risale a migliaia di anni fa. Le prime tracce del suo utilizzo risalgono all'antica Cina, dove veniva utilizzata per scopi medicinali e ricreativi. Nel corso del XX secolo, la percezione della cannabis è cambiata radicalmente, portando alla sua criminalizzazione in molte parti del mondo. Negli Stati Uniti, ad esempio, la cannabis è stata dichiarata illegale con il Marijuana Tax Act del 1937, e successivamente classificata come sostanza di Tabella I con il Controlled Substances Act del 1970, equiparandola a droghe come l'eroina. Questo cambiamento di status legale ha avuto ripercussioni significative sulla percezione pubblica della cannabis. Da pianta medicinale e ricreativa, è diventata un simbolo del crimine e della devianza. Però, nel corso degli ultimi decenni, una serie di studi scientifici e cambiamenti culturali hanno iniziato a stravolgere queste percezioni.

La rivoluzione della cannabis legale

Quando si parla di cannabis legale dell'erba proibita, ci si riferisce a questo fenomeno moderno in cui una sostanza precedentemente vietata viene regolamentata e legalizzata per uso medico e, in alcuni casi, ricreativo. Questa rivoluzione è stata guidata da diversi fattori, esaminiamoli qui di seguito.

●       Numerosi studi hanno dimostrato che la cannabis può avere benefici terapeutici significativi. È stata trovata utile per il trattamento di una varietà di condizioni, tra cui dolore cronico, epilessia, nausea indotta da chemioterapia e spasticità muscolare legata alla sclerosi multipla.

●       La percezione della cannabis nella società è cambiata. Molti la vedono ora come una sostanza relativamente sicura rispetto ad altre droghe legali come alcol e tabacco.

●       La legalizzazione della cannabis ha aperto nuove opportunità economiche. I mercati legali di cannabis hanno generato miliardi di dollari di entrate fiscali e creato migliaia di posti di lavoro.

Il quadro legale della cannabis in Italia

La situazione della cannabis in Italia è complessa e articolata. Ci sono un mix di regolamentazioni che variano tra uso medico e ricreativo, nonché tra cannabis light e quella con un contenuto più elevato di THC (tetraidrocannabinolo).

In Italia, l'uso medico della cannabis è legale dal 2007. La legge consente l'uso di cannabis terapeutica per il trattamento di specifiche condizioni mediche sotto prescrizione medica. Tra queste condizioni vi sono:

●       dolore cronico;

●       spasticità muscolare nella sclerosi multipla;

●       nausea e vomito associati alla chemioterapia;

●       glaucoma;

●       sindrome di Tourette

La cannabis medica può essere prescritta da un medico autorizzato e viene distribuita attraverso le farmacie. La produzione è in gran parte gestita dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, ma negli ultimi anni è stata concessa anche l'importazione da altri paesi per soddisfare la domanda crescente. 

Dal 2016, con l'introduzione della legge 242, è legale coltivare e vendere prodotti a base di cannabis con un contenuto di THC inferiore allo 0,6%. Questa forma di cannabis, comunemente chiamata "cannabis light", è disponibile per l'acquisto in negozi specializzati e online, ed è promossa per i suoi potenziali benefici come rilassante naturale e integratore alimentare. 

Sebbene la vendita e l'acquisto di cannabis light siano legali, non è permesso promuoverla per scopi ricreativi. La legge la riconosce come prodotto tecnico o da collezione, non destinato al consumo umano diretto. Infatti, l'uso ricreativo della cannabis rimane illegale in Italia. La detenzione di piccole quantità di cannabis per uso personale non è considerata un reato penale, ma può portare a sanzioni amministrative, come la sospensione della patente di guida, del passaporto o di altri documenti equivalenti per un periodo che va da uno a tre mesi.

Ci sono state diverse proposte di legge per la legalizzazione dell'uso ricreativo, ma nessuna ha ottenuto un consenso sufficiente per essere approvata. La società civile è divisa, con alcuni gruppi che sostengono la legalizzazione per i potenziali benefici economici e sociali, mentre altri sono preoccupati per i possibili effetti negativi sulla salute pubblica e la sicurezza.

Richy Garino